L’apertura al pubblico del Museo Palazzo de’ Mayo dà il via all’esposizione permanente della collezione “Nel segno dell’Immagine”, donata alla Fondazione Carichieti da Alfredo e Teresita Paglione e dal 2 di giugno 2012 patrimonio della collettività.
Una raccolta di ben 130 opere di 90 artisti del XX secolo che occupa 14 sale del nuovo Museo dell’Abruzzo e permeata globalmente dal segno identificativo della Bellezza, comune denominatore di tutte le opere della collezione. Caratterizzata nel solco dell’arte propriamente e squisitamente figurativa la collezione è l’ultimo atto, in ordine di tempo, che il mecenate abruzzese Alfredo Paglione compie verso la sua amata terra di origine.
Sono quasi mille le opere che Alfredo Paglione, anche a nome della compagna di tutta una vita Teresita Olivares Paglione, mancata 4 anni fa, dona ai Musei della Regione Abruzzo quale concreta testimonianza di bene verso la comunità e con l’intento di contribuire a quell’indirizzo di cultura, educazione ed emancipazione cui i giovani possono attingere al fine di uno sviluppo positivo e propositivo.
L’arte ha caratterizzato il cammino di tutta la vita del mecenate abruzzese che, in oltre 40 anni di attività, ha avuto il privilegio di lavorare e conoscere molte delle figure inestinguibili del patrimonio artistico-culturale nazionale e internazionale che hanno contribuito a donare “bellezza” alla vita esprimendola in quelle vie privilegiate che sono le rivelazioni del genio artistico.
Nato a Tornareccio, città abruzzese nota per l’eccellenza nella produzione del miele, Alfredo Paglione è come se avesse acquisito dalla sua città di nascita quella paradigmatica operosità insita nel lavorio delle api nell’alveare. Nel 1994 viene insignito del “Premio Majella”, selettiva onorificenza destinata agli abruzzesi distintisi nel mondo per alti meriti, e principia un percorso da egli stesso definito “una direzione unica con divagazioni importanti”. In Abruzzo soprattutto, e altrove, il mecenate abruzzese costruisce anno dopo anno una rete cospicua di presenze del suo personale patrimonio artistico che, con umile generosità, viene donato a Istituzioni pubbliche e private il cui intento aderisce ad un disegno di lungimiranza e munificenza.
Non sono pochi gli esempi della generosità di Alfredo e Teresita Paglione, fra questi si evidenziano gli arricchimenti delle collezioni del Museo delle ceramiche di Castelli, ove restano in permanenza 206 opere ceramiche di Aligi Sassu che formano il Museo dedicato al maestro; la donazione di 210 opere sempre di Aligi Sassu al Museo Sassu di Atessa; il nucleo di 101 opere del XX secolo donate nel 2004 al Museo Barbella di Chieti; la raccolta “La bellezza della Croce” ora di proprietà della Santa Casa di Loreto. Ma la natura stessa che muove il nostro mecenate, l’intento di riversare alla collettività il frutto di un’intensa vita di lavoro, fa intendere un prosieguo di nuove munifiche imprese nel prossimo futuro.
La collezione che si apre dal 2 di giugno nel Museo Palazzo de’ Mayo “Nel segno dell’immagine” porta in Abruzzo un pezzo di storia dell’arte figurativa del XX secolo. Si tratta a tutti gli effetti di un’antologia della figurazione italiana e internazionale che nasce dal rapporto privilegiato che il gallerista Alfredo Paglione intrattiene con oltre duecento artisti di fama internazionale in quarant’anni di attività nella sua galleria in Milano. I visitatori potranno ammirare le opere più belle, con non poche sorprese, di questa straordinaria raccolta. La visita inizia con le opere di Aligi Sassu, di cui quest’anno ricorre il Centenario e termina con un vero omaggio di 14 opere al grande pittore spagnolo Josè Ortega. Nel corso della mostra si possono ammirare veri capolavori di: Leonardo Cremonini, Floriano Bodini, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina, Gianni Dova, Franco Francese, Piero Guccione, Giuliano Vangi, Mimmo Germanà, Claudio Bonichi, Carlo Mattioli, Alberto Sughi, Ennio Calabria, Ruggero Savinio, Giuseppe Modica, Omar Galliani, Mario Schifano, Giuseppe Bergomi, Velasco, Robert Carroll, Larry Rivers, Carlos Mensa, Matias Quetglas.
Impossibile citare tutti i 90 artisti e tutte le loro opere della collezione ma di certo il visitatore effettuerà un vero e proprio percorso nella Bellezza.
MUSEO PALAZZO DE’ MAYO, FONDAZIONE CARICHIETI,
CORSO MARRUCINO 121 – CHIETI
BREVE SCHEDA TECNICA
2 giugno 2012, apertura del Museo Palazzo de’ Mayo
Orari di apertura al pubblico:
dal martedì alla domenica ore 10.00 – 13.00
Sabato e domenica anche apertura pomeridiana dalle 16.00 alle 20.00
Luglio e Agosto orario estivo “visita in notturna”: tutti i giorni dal martedì alla domenica ore 19.00 – 23.00
INGRESSO GRATUITO PER TUTTO IL 2012
Visite guidate su appuntamento
Catalogo: Umberto Allemandi & C.