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Milano – Cinema del Novecento: gli anni Cinquanta

Il cinema è ancora protagonista al Museo del Novecento grazie all’accordo tra il  Museo e la  Fondazione Cineteca Italiana che hanno sviluppato un percorso attraverso alcuni filmati storici dell’archivio della Cineteca in grado di raccontare in 10 tappe il  XX secolo.

Nel mese di giugno martedì 12 e 19 alle ore 18:00 Fondazione Cineteca Italiana propone presso la sala Conferenze del Museo del Novecento due appuntamenti dedicati agli anni Cinquanta. Il primo sarà dedicato alla presentazione di un’antologia di filmati inediti realizzati dalla documentarista Marcella Pedone tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e recentemente riscoperti e restaurati da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnate dalla musica appositamente composta dalla pianista Francesca Badalini, queste opere costituiscono una preziosa testimonianza etnografica di quell’Italia fatta di tradizioni locali e particolarismi regionali che il boom economico ha cancellato.

Nel corso del secondo appuntamento verranno invece proposti quattro documentari firmati da grandi maestri italiani quali Dino Risi, Valerio Zurlini ed Elio Petri. Si tratta di cortometraggi frutto di un progetto di restauro dal titolo “Studi su dodici sguardi d’autore in cortometraggio”, promosso alcuni anni fa dall’associazione Philip Morris Progetto Cinema. Tali filmati, nel ritrarre particolari categorie umane, forniscono uno scorcio di com’era la vita per le classi meno abbienti nell’Italia degli anni Cinquanta.

Entrambi gli appuntamenti saranno introdotti da Luigi Boledi, responsabile dell’Archivio di Fondazione Cineteca Italiana.

Schede dei film

C’era una volta in Italia. I filmati di Marcella Pedone

R.: Marcella Pedone. Musiche: Francesca Badalini. Ricerche musicali: Elisa Piria. Italia, anni ’50 – ’70, b/n e col., 60’. Restauro digitale a cura di Fondazione Cineteca Italiana realizzato nel 2012.

Antologia dei filmati realizzati da Marcella Pedone tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Settanta. Nati per onorare un contratto di collaborazione promozionale con la ditta Ferrania, questi documentari, tutti inediti, travalicano i limiti della commissione e si volgono, con intuizioni ancora acerbe ma nondimeno sorprendenti, verso la documentazione etnografica e il cinema industriale. Alla loro origine sta il non comune talento figurativo dell’autrice, protagonista, negli anni precedenti il boom economico, di una solitaria quanto pionieristica testimonianza cinematografica dall’Italia profonda (il Mezzogiorno) e “minore” (il repertorio folkloristico dell’appennino e di alcune regioni del Nord).

Uomini soli

R.: Florestano Vancini. Fot.: Mario Nascimbeni. Italia, 1959, col., 16’.

Uno scorcio di quella che era negli anni ’50 la condizione di marginalità sociale di individui disadattati, relitti di esistenze fallite, senza affetti né approdi famigliari che, appunto, nel disastro d’ogni loro possibile riscatto, si lasciano andare alla deriva della pura, fisiologica sopravvivenza.

Strade di Napoli

R.: Dino Risi. Fot.: Romolo Garrone. Italia, 1947, b/n, 10’.

Artigiani all’opera, facchini improvvisati, lo scugnizzo che raccatta il mozzicone sul marciapiede, la carrozzella che si fa largo nel formicolio dei pedoni e gli sciuscià intenti nel servizio sono solo alcune delle immagini della quotidianità napoletana restituite da Dino Risi con questo documentario.

I blues della domenica

R.: Valerio Zurlini. Fot.: Oberdan Troiani. Italia, 1952, b/n, 13’.

Il ritratto di una particolare categoria umana: i “musicisti della domenica”. Si tratta di jazzisti che per vivere sono costretti a praticare un altro lavoro e che solo come gruppo possono svolgere un’attività insieme ricreativa e creativa. La musica è la domenica della loro vita.

I sette contadini

R.: Elio Petri. Sc.: Cesare Zavattini, Luigi Chiarini, Renato Nicolai. Italia, 1957, col., 10’.

Nati tra il 1901 e il 1921, Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio e Ettore sono tutti fratelli. A loro spetta il merito di aver promosso e realizzato un’agricoltura moderna, aggiornata sulle nuove ricerche tecniche e sulle nuove applicazioni pratiche.

 

MODALITÀ D’INGRESSO:

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

INFORMAZIONI:

storyville900@gmail.com

www.museodelnovecento.org

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