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Roberto Cuoghi – ZOLOTO

Un artista enigmatico, una produzione fresca, originale, sempre in grado di sorprendere. Roberto Cuoghi esplora una molteplicità di temi differenti attraverso l’uso di media disparati: analizza la trasformazione, la metamorfosi, l’ibrido, il tempo, la memoria, la morte e l’identità. L’artista affronta idee e temi molto complessi tramite simboli e icone. Come uno scienziato pazzo costantemente alla ricerca di novità, Cuoghi reinventa se stesso, le persone che lo circondano e personaggi iconici della storia e della fiction. I suoi esperimenti audaci sono il punto di partenza per la sua produzione. Alterando la sua persona ma anche il mondo circostante, l’artista affronta e padroneggia sensazioni nuove acquisendo un’emotività singolare.
ZOLOTO, la sua terza mostra personale alla storica galleria milanese Massimo De Carlo, è una retrospettiva dei lavori degli ultimi due anni. Questa volta però Cuoghi sceglie una nuova chiave di lettura, un nuovo motivo guida: diventato insofferente nei confronti dei significati che vengono attribuiti al suo lavoro, questa volta punta sulla parodia.
I disegni e le opere pittoriche sono personificazioni che intenzionalmente non vengono qualificati come autoritratti. Ogni volto è una riposta sotto forma di proiezione, ammissibile, impietosa o autocelebrativa. Un unico soggetto con infinite declinazioni della sua personalità.
Il presupposto caricaturale prosegue in mostra attraverso una sorta di messa in ridicolo del Dio Babilonese Pazuzu, di cui l’artista ha realizzato nel 2008 un ingrandimento statuario, per l’esposizione al Castello di Rivoli, partendo dalla scansione dell’originale amuleto conservato al Musée du Louvre di Parigi. Re dei demoni del vento, Pazuzu è un ibrido che raccoglie parti di esseri diversi (dal corpo umano alla più classica testa di leone, fino alle ali d’aquila) e che sembra aver dato luogo a nuovi spunti di riflessione. Un calibrato patchwork che, perdendo il suo valore originario di talismano, diventa emblema della ricerca d’identità. L’artista analizza Pazuzu esattamente come analizza se stesso in una costante corsa all’interpretazione, con la consapevolezza che non esiste un’unica ma molteplici e infinite rappresentazioni.
Considerato uno dei più interessanti esponenti della ricerca artistica italiana, Roberto Cuoghi si è affermato creando un linguaggio artistico unico e molto personale per esplorare temi delicati ma universali, caratteristici della nostra società. Indagare sulla propria individualità nelle sue molteplici forme è un’impresa labirintica che genera lavori affascinanti ma allo stesso tempo densi e complessi. Le sue opere non sono immediate, bensì richiedono un elaborato processo di analisi concettuale. Trascurando la dimensione ludica, l’artista si concentra sulla condivisione dei suoi tortuosi esperimenti sull’identità, la deformazione e l’analisi del singolare.

Scheda tecnica:
Roberto Cuoghi – ZOLOTO
30 maggio 2012 – 13 luglio 2012
Galleria Massimo De Carlo
Via Giovanni Ventura, 5
I-20134 Milano
tel. +39 02 7000 39 87
fax +39 02 74 92 135

Orari d’apertura

Dal martedì al sabato, dalle 11:30 alle 19:30

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