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Quattro mostre in Trentino

Città, (1963) ottone, 172 x 70 x 27 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Collezione Domenico Talamoni
Città, (1963) ottone, 172 x 70 x 27 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Collezione Domenico Talamoni

Il Trentino Alto Adige accoglie l’estate con quattro nuove mostre che hanno aperto insieme il 23 giugno e proseguono per tutto il mese di luglio e agosto. Due si riferiscono alla tradizione dei luoghi dell’Alto Adige e s’inseriscono sul territorio, nella parte storica più caratteristica della zona quali i castelli medievali. Le altre due si trovano nel Mart, il Museo d’arte contemporanea di Rovereto. Nel Castello del Buonconsiglio a Trento e nel Castel Beseno a Besenello si svolge (dal 23 giugno al 18 novembre) la mostra “I Cavalieri dell’Imperatore”, che permette di rivivere l’affascinante mondo delle corti medievali. Al Mart di Rovereto, invece, hanno appena inaugurato le nuove mostre di Fausto Melotti e quella sulla “Ricostruzione Futurista”(23 giugno-30 settembre). Quattro mostre nuove, dunque, che vogliono sensibilizzare su ciò che fa parte della storia e tradizione del Trentino e che allo stesso tempo guardano ai nuovi linguaggi o si focalizzano sulla storia dell’arte contemporanea. La panoramica che ha aperto il 23 giugno nel Castello del Buonconsiglio a Trento e Castel Beseno a Besenello sui “Cavalieri dell’imperatore” è un percorso nel Mondo delle armature, gli stendardi, i luoghi geografici e le tradizioni della battaglia, i duelli, l’assedio e le strategie militari. Tra ricostruzioni degli ambienti dell’epoca e video realizzati ad hoc, si potrà compiere un viaggio attraverso l’universo epico dei cavalieri trovandosi, particolare non trascurabile, all’interno di due meravigliosi castelli dell’epoca.

Un salto nel tempo di pochi chilometri e di migliaia di anni, e si arriva al Mart: un museo che apre all’estate con una mostra di Fausto Melotti, lo scultore proprio nato a Rovereto (1901-1986) che colpisce per la delicatezza e il sottile equilibrio, quasi sospeso, delle sue figure: “L’opera d’arte nasce nel momento in cui la vedi e l’ascolti. E questa data continuamente mutevole è la sua vera data di nascita” dice Melotti. Ecco spiegate le forme senza tempo del suo linguaggio artistico, portavoce di una scultura che “si rivolge all’intelletto, non ai sensi”. La mostra al Mart si concentra sulla fase di rinascita dell’opera di Melotti: dalla fine degli anni Trenta, infatti, l’artista abbandonò quasi totalmente l’attività espositiva concentrandosi sull’insegnamento, la collaborazione con gli architetti e la ceramica. Riprese solo all’inizio degli anni Sessanta, quando il clima italiano era mutato completamente: le cosiddette neo-avanguardie fecero risvegliare in Melotti la consapevolezza di aver tempo fa anticipato con la sua scultura le tendenze artistiche che infatti stavano prendendo corpo negli anni Sessanta. Ecco perché al Mart è in mostra un interessante parallelismo tra le sculture di Melotti e quelle degli artisti che lui in qualche modo anticipò con la sua arte, come Piero Manzoni, Enrico Castellani o Agostino Buonalumi. All’esterno del Mart, nel Parco delle Sculture, è stata posizionata in occasione dell’inaugurazione della mostra, anche la scultura di Melotti “La Grande Clavicola”, del 1971: si tratta di una nuova acquisizione del Museo, resa possibile grazie a un finanziamento del Comune di Rovereto, che ha donato l’opera al Museo, e del Lions Club di Roveeto, che ha sostenuto il restauro. La terza nuova mostra che ha aperto il 23 giugno è “Ricostruzione futurista”, la panoramica che prende in considerazione la seconda stagione creativa del Futurismo. Dal 1915, a partire dalla volontà di Giacomo Balla e Fortunato Depero, il movimento Futurista cerca di azzerare le distanze tra arte e vita e si caratterizza per un tentativo di creazione di un’arte “totale”: prende quindi forma un linguaggio ancora più attento alla performatività, e lo si vede dalle scenografie di Depero e di Trampolini, dai quadri di Balla, le opere di Tullio Crali e Luigi Veronesi. Seguendo il percorso dell’arte contemporanea, quindi, sembra quasi naturale accedere alla mostra di Gina Pane, la grande artista performativa a cui il Mart ha dedicato l’approfondita panoramica dal titolo “E’ per amore vostro: l’altro”, che guarda a tutta la sua carriera. E’ visibile ancora fino all’8 luglio.

SCHEDA TECNICA:

“I Cavalieri dell’Imperatore”

Trento, Castello del Buonconsiglio e Besenello, Castel Beseno

23 giungno-18 novembre

Ore 10-18, chiuso il lunedì

Nel mese di agosto il Castello del Buonconsiglio sarà aperto anche il lunedì. Al venerdì fino alle 21.

Biglietto al Castello del Buonconsiglio: intero 8 euro, ridotto 5.

Biglietto al Castel Beseno: intero 5 euro, ridotto 3

Castello del Buonconsiglio

via Bernardo Cesio 5

tel. 0461-233770, 492829

www.buonconsiglio.it

Castel Beseno

Besenello

Tel. 0464-834600

“Angelico Geometrico. Critica e opera in Fausto Melotti”

a cura di Denis Viva

Rovereto, Mart

23 giugno-30 settembre

“Ricostruzione Futurista”

a cura di Nicoletta Boschiero

Rovereto, Mart

23 giugno-30 settembre

Mart di Rovereto

Corso Bettini 43, Rovereto (TN)

Tel. 0464-438887, 800397760

www.mart.trento.it

Orari: martedì-domenica ore 10-18. Venerdì ore 10-21. Lunedì chiuso.

Biglietti: intero 11 euro, ridotto 7.

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  • Veramente interessantissimo per la varietà di spunti. Non sapevo il particolare della vita di Melotti riguardo al suo ritorno all’attività espositiva nei primi anni sessanta

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