Non si tratta solo del concerto di un grande giovane compositore e chitarrista classico di Gerusalemme (1977) e di un violinista nazareno (1970), compositore e suonatore di oud (un liuto diffuso in tutto il mondo arabo-islamico) che hanno suonato insieme a Milano al Museo del Novecento la sera del 5 luglio e hanno così dato il via ad una tournè nel nord Italia (il 7 luglio presso il Festival Internazionale di Villa Faraldi in provincia di Imperia, ore 22:00, e il 12 luglio presso Piazza Cisterna a Biella Piazzo, ore 20.30): Yuval Avital e Wisam Gibran sono anzitutto due giovani uomini per cui la musica ha una funzione ben precisa. La propria esperienza, gli studi e le specializzazioni con importanti maestri che entrambi hanno compiuto finora, ciò a cui, insomma, stanno dedicando la propria vita (Yuval ha fondato nel 2005 Magà Global Arts, una factory milanese – “amo molto Milano” – che coinvolge artisti, musicisti, coreografi e scenografi internazionali con lo scopo di realizzare opere multimediali, concerti, installazioni e festival con ampio respiro culturale. Mentre Wisam, che ha studiato anche a Mosca, è l’unico compositore di musica sperimentale con uno strumento come l’oud. Ha scritto anche numerose musiche per il cinema e per il teatro. Ha partecipato al Weast Estern Divan project organizzato da Daniel Baremboim), ha acquisito negli anni un valore aggiunto di rilevanza fondamentale: la musica diventa portatrice di un flusso energetico positivo, che scavalca e supera rancori della storia e dell’uomo. “Non abbiamo scelto di nascere uno a Gerusalemme e uno a Nazareth –dice Yuval-. Eppure abbiamo scelto di confrontarci, di essere faccia a faccia e di suonare insieme. Ci conosciamo da tanti anni, siamo amici e vorremmo che il nostro dialogo fosse una dimostrazione del fatto che anche il rapporto tra Israele e Palestina è possibile”. La musica diventa una corrente d’idee che scorrono insieme, anche diverse, ma che si ascoltano, che sanno scambiarsi senza sovrapporsi e ostacolarsi. Non un’uguaglianza, quindi, non una stessa melodia, non una rinuncia a se stessi. Al contrario un arricchimento dato dalle rispettive differenze, con le difficoltà e l’accettazione di queste che comporta una tale operazione: ascoltare Yuval e Wisam insieme significa per forza smettere di ragionare, rilassarsi e distrarsi nell’immaginazione di territori sconosciuti, che richiamano genericamente l’Oriente, ma soprattutto zone molto distanti dalle nostre quanto a sonorità e spunti. Dev’essere un ascolto svincolato da qualsiasi tipo di nozionismo. La conoscenza, notevole, della musica, delle tradizioni e della contemporaneità di Yuval e Wisam serve loro per elaborare le informazioni e creare qualcosa di nuovo. Yuval e Wisam, insomma, con la loro sfida, il loro accordo e la loro passione, sono un primo esempio da cui si potrebbe ripartire.
SCHEDA TECNICA
Programma tournee:
5 Luglio presso il Museo del Novecento – Sala Fontana ore 20:30
7 Luglio presso il Festival Internazionale di Villa Faraldi in provincia di Imperia, ore 22:00
12 Luglio presso Piazza Cisterna – Biella Piazzo ore 20:30.
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