Sono partiti quasi insieme. Entrambi avvolti dalla splendida cornice della cittadina umbra di Spoleto. Uno si è concluso il 15 luglio, mentre l’altra prosegue fino al 28 ottobre.
Uno è “Il Festival dei Due Mondi”, che è giunto alla sua 55esima edizione e ha raccolto altrettanti spettacoli teatrali di numerosi registi e compagnie italiane (Ronconi, fra i tanti, ha realizzato uno studio con gli allevi dell’Accademia Silvio D’Amico su “I sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, e il Teatro dell’Elfo ha portato “La discesa di Orfeo”, di Tennessee Williams, per la regia di Elio De Capitani), ma anche straniere (come “Lulu” di Frank Wedekind per la regia di Bob Wilson, 5-7 luglio). L’altra, invece, è la mostra “+ 50. Sculture in città tra memoria (1962) e presente (2012)”, e distribuisce in tutta la città più di cinquanta sculture di altrettanti artisti.
La mostra “+50” è a cura di Gianluca Marziani, il giovane (1970) critico d’arte contemporanea milanese che da maggio 2010 è il direttore artistico di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto: vede coinvolti più di cinquanta artisti che hanno realizzato una scultura appositamente per la città, da collocare all’interno dei principali luoghi e palazzi storici, o da installare nelle vie, sviluppando un percorso che si snoda fra vicoli e piazze. Quella proposta a Spoleto, però, non è una novità per la città: si tratta, anzi, della rievocazione di un avvenimento artistico che accadde nel lontano 1962. L’allora curatore, Caradente, fatti, ideò il primo evento che relazionò direttamente Spoleto, città ad alto valore storico, con i maggiori esponenti dell’arte contemporanea: chiese ad artisti come Calder, Lucio Fontana, Nino Franchina, Franco Garelli o Marino Marini, Arnaldo Pomodoro e Pietro Consagra di realizzare una scultura appositamente per Spoleto.
Ora Marziani propone una Seconda Edizione dell’evento artistico ideato da Caradente: ha dislocato i lavori degli artisti da lui invitati tra Palazzo Collicola, la Casa Romana, il Palazzo Comunale, Palazzo Mauri, l’ex chiesa dei SS Giovanni e Paolo e tutti i luoghi più significativi di Spoleto: Giovanni Albanese, Michelangelo Galliani e Robert Gligorov hanno una mostra personale in Palazzo Collicola. A Gerard Demetz è dedicata a Casa Romana (i tre artisti stranieri coinvolti, Jeffrey Isaac e Karpuseeler oltre a Demetz, vivono a Sploleto, dove infatti si è formato un piccolo gruppo di artisti da tutto il mondo che ha scelto questa città come residenza). Peppe Perone e Lucio Perone sono al Palazzo Comunale, Franco Troiani è nell’ex chiesa di San Carlo Borromeo, oltre ai progetti speciali di Alex Pinna, Fausto delle Chiaie, Chiara Dynys e altri.
Ai nuovi nomi coinvolti da Marziani si accostano anche alcune delle sculture degli artisti nel ‘62, come Pomodoro, Calder, Franchina e Consagra, che ormai sono parte della collezione di Palazzo Collicola. Lavori di artisti più giovani sono accostati quindi a grandi firme dell’arte contemporanea: “il mio ruolo è principalmente quello d fare scouting –precisa Marziani-. Tantissimi artisti si sono proposti, la scelta mi ha portato a privilegiare opere che usassero anche l’ironia, o che avessero un approccio “pop” alla scultura, o comunque più narrativo. Importante è stato anche per me selezionare opere che fossero nuove, ma allo stesso tempo che dialogassero con la città”.
Info.
“+ 50. Sculture in città tra memoria (1962) e presente (2012)”
Spoleto, 23 giugno-28 ottobre
Palazzo Collicola: 0743-46434
Direzione Cultura e Turismo Comune di Spoleto: 0743-218620
www.palazzocollicola.it
IMPECABILE TOCCO POP A UNA MANIFESTAZIONE QUELLA DI SPOLETO CHE STAVA PRENDENDO UNA BRUTTA PIEGA, DAL FESTIVAL DEI DUE MONDI AQUELLO DI PICCOLO MONDO ANTICO. COMPLIMENTI