Chi visiterà nei prossimi anni la Gemäldegalerie di Berlino sarà dirottato tra le sculture del Bode Museum, dove una parte dei tremila quadri di una delle collezioni più prestigiose nel mondo, che va dal Medioevo al Classicismo, sarà esposta in una sede provvisoria e in una collocazione giudicata da molti inadeguata. Per gli altri bisogna ancora trovare il luogo adatto. Gli «antichi maestri» sono stati ripudiati, sconfitti dalla modernità. La ragione di tutto questo, definito dal settimanale «Die Zeit» come «un atto di barbarie», è che la Gemäldegalerie deve fare spazio alle opere del Novecento donate dall’industriale Heiner Pietzsch. Un regalo da 150 milioni di euro non si può rifiutare. Anche la condizione che lo accompagna: esporre i quadri tutti insieme in uno dei maggiori musei della città. Ma la vittoria di Jackson Pollock e Frida Kahlo contro Caravaggio e Dürer non è piaciuta agli addetti ai lavori tedeschi (e non solo). Le proteste sono state fragorose. Continua a leggere l’articolo di Paolo Lepri sul corriere.it
