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Ma Koons a Basilea è da vedere?

Jeff Koons

C’è tempo fino al 2 settembre 2012 per andare a Basilea. Non alla fiera che ovviamente è a giugno, ma alla retrospettiva di Koons, Jeff Koons. Il signore che della banalità ha fatto un’arte, ed è anche il granduca del kitsch. C’è tutta la sua produzione, dagli anni Ottanta ad oggi, in perfetto ordine cronologico. E la curatela è del Direttore stesso della Fondazione Beyeler, Samuel Keller, come dicono in molti il Papa dell’arte. La domanda è: se non si è avuto il tempo di andarci a giugno, appena è stata inaugurata, è il caso di andarci ora? Vi faccio un esempio: ho una cara amica che si è presa la briga di convincere il marito ad andare a Documenta in questi giorni. Mi spiego, lo ha costretto ad andare in Germania invece che a Santa Margherita, per una buona causa. Vi chiedo, lo è anche Koons? Le credenziali sono ottime, lo trattano super galleristi e il suo mercato (anche se a rischio speculazione) tiene. Koons produce pochissime opere all’anno per i collezionisti più avidi, e molti multipli per il pubblico in cerca dello status symbol. È pop, facile, colorato, e provoca, dissente. D’accordo, ma voi, prendereste la macchina per guidare tre ore e vedere le opere di Koons? Fatte quasi esclusivamente, occorre ricordarlo per onestà intellettuale, dai suoi 90 dipendenti? (anche per Hirst, Kapoor e compagnia è lo stesso discorso, ma andava precisato). Io non lo so, come non so dire quanto sia un artista, un provocatore, o un pubblicitario. Sono sicuro che sia forte, lo si riconosce sempre e non appena lo si vede in fiera viene da correre a chiedere il prezzo. Mi diverte ricordarlo che corre per le calli veneziane, mano nella mano con Cicciolina nei primi ’90… Ma è davvero il nuovo Warhol? Ai posteri l’ardua sentenza. A noi il più semplice dilemma se restare a Santa Margherita o fare un salto a Basel.

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3 Commenti

  • voi si che siete dei lettori ragazzi. vi voglio bene. Giacomo.

  • Margherita! Margherita!! Margherita!!! poi se è Santa o no, non me ne frega niente.

  • E’ solo un gran furbastro ed allora è più opportuno, per il bene della autentica arte, seppellirlo piuttosto che osannarlo; è superfluo aggiungere che è meglio rimanere a Santa Margherita.

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