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Restauri aperti al Salone Europeo della Cultura di Venezia

Per la prima volta, dal 23 al 25 novembre, Venezia apre i suoi cantieri per far scoprire le eccellenze della città che non ha nulla da invidiare alle capitali europee più innovative come Berlino. Main partner Veronafiere. Proprio con la capitale tedesca sarà il confronto ravvicinato del Salone del 2012

Venezia, 05.11.2012 – I cantieri di restauro più all’avanguardia attivi attualmente a Venezia saranno aperti al pubblico di addetti ai lavori e giornalisti che, per la prima volta, potranno scoprire e ammirare da vicino i segreti del settore che, tra tradizione e innovazione, permette all’arte e alla cultura di continuare a vivere.
Un’opportunità eccezionale che sarà possibile a RESTAURI APERTI, una della quattro sezioni di Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura, in programma a Venezia dal 23 al 25 novembre 2012 nell’area dei Magazzini Ligabue, nei pressi del terminal San Basilio (www.venezia2019.eu), che quest’anno avrà come filo conduttore Venezia#Berlin, per un confronto ravvicinato con la capitale tedesca. Per scoprire che Venezia è tutt’altro che una “bella addormentata”, come in molti tendono a credere, ma è una cantiere di innovazione dove sono tuttora in corso almeno una trentina di operazioni di restauro. Operazioni che sono esempi di eccellenza e che sempre più spesso sono il risultato di una sinergia stretta tra pubblico e privato, ma anche tra maestranze artigiane super qualificate e aziende edili all’avanguardia.

Restauri Aperti è un’iniziativa inedita, ideata e curata all’interno del Salone da Anna Scavezzon, presidente nazionale di Confartigianato Restauro, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e in partnership con Carron, Dottor Group, Camera di Commercio di Venezia, Fondazione Prada, R&S Engineering, Starwood Hotels & Resorts Worldwide Inc. Main partner: Veronafiere.
Si articola in un programma “in” all’interno del Padiglione Le Venezie, che ospiterà il convegno di apertura (Venezia Berlino: cantieri di innovazione tra pubblico e privato, venerdì 23 novembre, ore 17.30, tra gli ospiti l’architetto Hans Kollhoff e Francesco Dal Co direttore dipartimento Storia dell’Architettura dell’Università IUAV) e i seminari specialistici su ciascuno dei sei cantieri selezionati con i maggiori esperti del settore, e un programma “off” che prevede una serie di visite guidate all’interno degli stessi cantieri: Palazzo Papadopoli, The Gritti Palace, Chiesa dei Tolentini, Ca’ Corner della Regina, Chiesa dei Gesuiti, Camera di Commercio di Venezia.
«Lavorando ogni giorno dietro le quinte di un settore che ha un grande fascino – spiega Anna Scavezzon – ci è venuta l’idea di condividere questo privilegio. I restauratori fanno un lavoro delicato e difficile, spesso in condizioni estreme, sempre in equilibrio tra tempi di consegna e meticolosa attenzione alla qualità delle operazioni da svolgere, in cantieri spesso complessi che richiedono la coordinazione con imprese edili che intervengono sulle parti strutturali e impiantistiche, una capacità conoscitiva dei materiali e delle tecniche costruttive unita all’applicazione di tecnologie innovative. In questo senso Venezia è una palestra formativa incredibile, un laboratorio in cui anche la cosa apparentemente più semplice richiede la soluzione più all’avanguardia. I cantieri visitabili durante il Salone Europeo della Cultura ne sono esempi concreti, ciascuno a suo modo. Si va dall’esperienza di restauro più classica a quella che utilizza la tecnologia più avanzata. In ogni caso, aprirli al pubblico è una novità assoluta».

Le visite guidate, a numero chiuso, sono riservate a giornalisti, architetti, costruttori, restauratori e addetti ai lavori in genere. È obbligatoria la prenotazione. Per registrarsi è sufficiente inviare una mail a info@venezia209.eu specificando nome, cognome, testata/azienda/ente di affiliazione, numero di cellulare, indirizzo e-mail, data e orario della visita tra quelle indicate nel calendario.

Il programma completo di Restauri Aperti è consultabile sul sito www.venezia2019.eu.

Palazzo Papadopoli
L’edificio è il risultato di un profondo intervento di ristrutturazione apportato all’impianto del XVI secolo nella seconda metà dell’800. Il risultato è un edificio caratterizzato da un blocco rinascimentale sul Canal Grande e un blocco ottocentesco posto perpendicolare a quello esistente. L’intervento in atto vuole ricondurre il progetto a un cambio di destinazione d’uso, da residenziale a turistico-alberghiera con la parte ottocentesca destinata alla ricezione e la cinquecentesca a zone di interesse comune. I lavori, iniziati nel 2011, progettati da R&S Engineering e realizzati da Dottor Group, presentano notevoli elementi puntuali di restauro. In particolare l’intervento è caratterizzato da una scelta spinta alla reversibilità dove la parte impiantistica è stata studiata al fine di identificare impianti esistenti con inserimenti che non interferiscono con l’apparato architettonico. Per la delicatezza e la complessità della parte decorativa, i laboratori di restauro di tele, stucchi, boiserie, infissi sono stati approntati all’interno del cantiere stesso.

The Gritti Palace
Il restauro conservativo e strutturale dello storico hotel di lusso della laguna, fastosa residenza dei Dogi ai tempi della Serenissima, è in fase di completamento, dopo un avanzamento dei lavori a ritmi record. L’operazione, per realizzare 61 camere doppie e 21 suite, presenta una forte connotazione artigianale (che si è tradotta, ad esempio, nei pavimenti in Terrazzo alla veneziana, nei rivestimenti in tessuti Rubelli e nella riproduzione di specchi antichi) e notevoli elementi innovativi. Tra questi, l’intervento di assoluta avanguardia nel campo dell’alta ingegneria idraulica che permetterà all’edificio, anche in caso di significative acque alte, di rimanere completamente isolato e sigillato rispetto alle infiltrazioni. Il progress dei lavori è stato seguito attraverso un blog che è diventato una sorta di “diario di bordo” on line www.thegrittipalacerestoration.com

Chiesa dei Tolentini
Nell’edificio opera di Vincenzo Scamozzi, allievo e avversario del Palladio, trasformato in cantiere didattico, hanno lavorato insieme, dall’inizio del 2012, gli studenti del corso triennale per tecnici del restauro di beni culturali dell’Università Internazionale dell’Arte, Soprintendenza, committenti, architetti, restauratori esperti. Un super ponteggio alto 25 metri ha permesso di raggiungere e riportare a nuova vita, con consolidamenti e puliture, superfici affrescate e apparati in stucco gravemente compromessi da solfatazioni e efflorescenze saline accumulatesi per decenni. È un campo di studio e sperimentazione per la conservazione, dei più complessi: pesanti rimaneggiamenti ormai degradati e instabili, policromie perdute, quadri fessurativi estesi e preoccupanti.

Ca’ Corner della Regina
Prestigioso palazzo settecentesco che affaccia sul Canal Grande, costruito sulle rovine dell’edificio in cui nacque Caterina Corner, futura regina di Cipro, oggi sede espositiva della Fondazione Prada. Il restauro, per ora conservativo, è stato pianificato con gradualità (in 6 anni) in base alle direttive della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e della Laguna, con l’affiancamento della Fondazione Musei Civici di Venezia. L’intervento prevede, tra l’altro, la messa in sicurezza delle superfici di pregio storico e architettonico (stucchi, affreschi e materiali lapidei) che ornano il portego e le 8 sale del piano nobile, la manutenzione dei serramenti lignei, il recupero degli spazi destinati a uffici e servizi.

Chiesa dei Gesuiti
L’edificio, terminato nel 1734, è un unicum per lo stile barocco a Venezia sia per gli stucchi di Abbondio Stazio e Carpoforo Mazzetti Tencalla sia per la tappezzeria a marmorino. Già nel 2006 era stato sottoposto a un intervento di somma urgenza per la presenza di scollamenti e fessurazioni e per la caduta di frammenti di stucco dalle volte (fissati poi alla struttura attraverso le cosiddette “patere”, sistemi di aggancio degli elementi decorativi). A giorni prenderà il via un intervento di consolidamento capillare e strutturale, curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e della Laguna, che partirà dal transetto sinistro e arriverà fino al cupolino decorato con l’affresco di Louis Doriny, pittore legato alla famiglia Manin. Una volta saliti sul ponteggio di 21 metri, i tecnici valuteranno la possibilità di utilizzare metodologie innovative.

Camera di Commercio di Venezia
L’edificio, tra piazza San Marco e il teatro La Fenice, negli ultimi tre anni è stato sottoposto a un profondo intervento di restauro e risanamento conservativo che ha interessato tutti gli elementi architettonici e impiantistici per una riqualificazione completa, interna ed esterna, improntata all’innovazione e al risparmio energetico. Dal 2009, in particolare, il restauro conservativo della facciata monumentale ha riportato le superfici del prospetto all’originale bellezza mediante l’impiego di tecniche tradizionali ma anche di materiali derivanti dalla più recente ricerca scientifica, quali l’applicazione di uno strato protettivo a base di biossido di titanio che garantirà nei prossimi anni il mantenimento del grado di pulizia ottenuto, e un contestuale processo di purificazione dell’aria grazie alla fotocatalisi.

VENEZIA 2019 – SALONE EUROPEO DELLA CULTURA
Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura, promosso da Nordesteuropa Editore, Expo Venice e Corriere della Sera, si svolgerà dal 23 al 25 novembre a Venezia, nell’area dei magazzini Ligabue. La manifestazione, con oltre 50 eventi e 150 relatori, si articola in 4 sezioni che esprimono con diversi linguaggi le nuove tendenze della cultura contemporanea: il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro, Open Design Italia, Nuove tecnologie digitali per la cultura, Restauri Aperti. Fil rouge sarà Venezia#Berlin, per un confronto ravvicinato con la capitale tedesca. www.venezia2019.eu.

Per informazioni:

ufficiostampa@nordesteuropa.it
tel. 049 8757589 – 348 2117189

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