Libri antichi e autografi
Milano, Bolaffi, 19 dicembre 2012
20/12/2012 – Il ministero dei beni culturali ha acquistato al prezzo di 120 mila euro parte dei beni appartenuti al direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Gli oggetti, ha spiegato il soprintendente per l’archivistica del ministero, Maurizio Savoia, verranno probabilmente destinati all’archivio di Stato di Milano. Si tratta in particolare di lettere, spartiti autografi e documenti sull’attivita’ professionale di Toscanini
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Anche per gli appassionati di autografi e antichi libri, le aste Bolaffi sono sinonimo di eccellenza. La nuova vendita è fissata il 19 dicembre prossimo nella sala Bolaffi di Via Manzoni 7 a Milano. Prima di esaminare il contenuto della vendita, è bene dare ai lettori qualche consiglio per un buon acquisto.
Il mercato degli autografi in Italia sta accrescendo la sua popolarità e per questo Sebastiano Cilio, presidente della Borsa filatelica, lui stesso stimato commerciante filatelico milanese, ha allargato i suoi studi verso il collezionismo degli autografi pubblicando un catalogo degli autografi italiani dal 1800 al 2000. Il catalogo, Edizioni Unificato, riporta la quotazione degli autografi di circa 2500 protagonisti della storia, cultura, arte e sport, oggi uno strumento indispensabile per chi voglia conoscere rapidamente una valutazione che prima era affidata unicamente all’esperienza dei librai antiquari. L’autografo può accompagnare un piccolo biglietto da visita, un foglio o una lettera dattiloscritta o manoscritta, una foto, un libro o un decreto ufficiale, e la sua valutazione si basa quindi sul tipo di supporto, ma anche su altri importanti fattori: la rilevanza storica, sociale e morale del personaggio; la rarità e il pregio che possiede nel mercato; lo stato di conservazione; la forma e la dimensione; gli eventuali restauri di cui è stato oggetto il supporto. Gli acquirenti devono guardarsi bene dalle falsificazioni e per i pezzi storici e importanti occorre richiedere un certificato di garanzia da un perito specializzato.
Nella vendita Bolaffi sono presenti documenti (lettere, cartoline, foto) di importanti personaggi della vita italiana, dello sport e dello spettacolo come di Federico Fellini (un gruppo di tre ritratti caricaturali del Maestro da lui firmati, tutti raffiguranti un Fellini alle prese con suo smisurato membro virile ha una base di 3 mila euro), di arte e letteratura (un importante gruppo di 27 contratti editoriali con firma autografa di Emilio Salgari che sanciscono la cessione ad Antonio Donath dei diritti per l’Italia di alcuni dei suoi più popolari romanzi dal 1896 al 1906 ha base 4.500 euro), di storia e scienze (sei pagine autografe di Benito Mussolini contenenti gli abbozzi di un articolo risalente probabilmente ai primi anni ’20, intitolato “Fascismo e burocrazia” in cui si tra l’altro si legge “Volendo risalire l’albero delle responsabilità governative …. Ci limitiamo a individuare quelle del Ministero Giolitti. Sono gravissime … La stampa è unanime nel condannare l’estremismo degli impiegati ….” Partono da una base di 1.500 euro), di musica (una fotografia scattata da F. Mulnier di Giuseppe Verdi a Genova nel marzo 1891 con firma autografa del grande compositore ha una base di 1.500 euro).
Anche nel settore dei libri le regole di valutazione sono assai severe, Nell’attuale situazione finanziaria internazionale, come evidenziano gli esperti, i collezionisti sono più selettivi verso la qualità dei libri, non perdonando imperfezioni presenti nel volumi proposti: completezza di tutte le pagine e stato di conservazione sono i più importanti fattori nella determinazione del valore; si potrà accettare una pagina mancante o qualche imperfezione per i volumi più rari, ma in ogni caso la quotazione scende sensibilmente. “In fatto di mercato, si assiste a un crescente interesse nei primi libri stampati”. Lo conferma Umberto Pregliasco, titolare della nota omonima libreria Antiquaria di Torino ed ex Presidente dell’Associazione Antiquari Librai italiani. “In questo momento è poco ricercato il Settecento che, Illuminismo a parte, fu nella letteratura e nel gusto un secolo piuttosto frivolo. È invece rivalutato il Seicento, secolo considerato oscuro (e in effetti tra il 1596 e il 1702 si stamparono tre sole edizioni della Commedia dantesca) ma ricco di cosiddetti “minori”. A differenza del semplice lettore il bibliofilo, anche se attento al contenuto, “vuole” l’oggetto e che possibilmente sia il “primo” uscito dai torchi dello stampatore”. A Umberto Pregliasco non è mai piaciuto parlare di investimento, ma riconosce che i libri antichi abbiano goduto una certa rivalutazione, “il mercato non ha mai impennate, ma non subisce mai dei crolli degni di nota”. Certamente ci sono caratteristiche che esaltano il valore di un libro antico: “un testo in prima edizione fa la differenza e salvo rari casi di ristampe significativamente riviste, la differenza di valore della successiva è notevole. Ed è importante l’argomento, che deve essere vivo ed attuale: il puro interesse tipografico non fa più premio come una volta”. Negli ultimi 20 anni i prezzi dei libri del Novecento hanno continuato a crescere: un esemplare della prima edizione di Ossi di Seppia di Montale (Gobetti 1925) e del mitico Porto Sepolto di Ungaretti può costare di più dei Promessi Sposi. Se poi Ungaretti avesse dedicato quel libro a Quasimodo o a Montale, o viceversa, allora quella reliquia da preziosa diventerebbe sacra”.
Nella vendita Bolaffi spicca un esemplare miniato di Bibbia Latina edita a Venezia da Franciscus Renner von Heilbronn nel 1480, reimpressione di quella stampata da Nicolas Jenson a Venezia nel 1476, contenente il Vecchio e il Nuovo Testamento. Le miniature sono di scuola ferrarese coeve alla produzione del volume realizzate da un miniatore attivo alla corte degli estensi, probabilmente della bottega di Jacopo Filippo Medici detto l’Argento. Parte da una base di 15 mila euro.
La prima edizione di una rara e imponente raccolta di vedute delle città e delle campagne della Toscana, Viaggio pittorico della Toscana, disegnate da Antonio Terreni e incise all’acquatinta, edito nel 1801- 03 da Giuseppe Tofani a Firenze, ha base 10 mila euro. Un catalogo a parte della vendita è dedicato alle collezioni di Arturo Toscanini, foto, spartiti musicali, lettere autografe, oggetti regalati al grande direttore d’orchestra. Tra i top lot, l’archivio familiare di Arturo Toscanini, un epistolario di 759 lettere autografe e telegrammi del grande direttore e della moglie Carla De Martini, stralci della quali sono stati pubblicati da Harvey Sachs in The letters of Arturo Toscanini nel 2002-06, lettere d’amore tra i due giovani fidanzati, lettere che commentano le sue tournée americane, sui cantanti di fama internazionale e sui rapporti con le direzioni dei maggiori teatri del mondo. L’epistolario ha una base di 80 mila euro. La collezione di partiti musicali, oltre 50 partiture a stampa provenienti dalla collezione Toscanini, molte col suo timbro di appartenenza, alcune con numerose annotazioni per l’orchestrazione, aggiunte e correzioni autografe del Maestro, ha base 12 mila euro.