Print Friendly and PDF

Fondazione Musei Civici di Venezia, presentato il programma 2013

E’ stato presentato oggi alla stampa nel Salone da Ballo del Museo Correr, dal Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (e vicepresidente della Fondazione) e dal Direttore Gabriella Belli, che lo ha messo a punto con i curatori e responsabili delle sedi museali e il Consiglio di Amministrazione presieduto da Walter Hartsarich, il densissimo programma della Fondazione Musei Civici di Venezia per il 2013.

Chiare le linee guida: continuità nella strategia intrapresa lo scorso anno, qualità delle proposte con grandi prestiti da tutto il mondo, ricerca scientifica, sviluppo delle conoscenze e valorizzazione dell’immenso patrimonio civico, collaborazioni internazionali, coinvolgimento di grandi personalità del mondo dell’arte e della cultura – da Guy Cogeval a Germano Celant, da Cornelia Lauf a Giorgio Verzotti, da Cesare De Seta a Pierluigi Pizzi – restauro, recupero e valorizzazione dei beni monumentali con ampliamenti, interventi conservativi e restyling dei percorsi museali (a Ca’ Pesaro e a Palazzo Mocenigo in primis); e ancora didattica e formazione, accordi e sinergie con enti e istituzioni lagunari e tante occasioni per incontrare il pubblico e i veneziani.

Un palinsesto ricco con ben 32 eventi tra Mostre Temporanee e Grandi mostre (19), esposizioni basate sulle raccolte civiche per il ciclo Tesori ritrovati (9) e inaugurazioni di nuovi percorsi e nuclei espositivi delle collezioni permanenti (4).

Da Manet ad Anthony Caro, da Tàpies ad Agatha Ruiz de la Prada, dalle trenta opere della collezione Sonnabend di New York che andranno ad arricchire il percorso permanente di Ca’ Pesaro alla The Panza Collection, dall’Immagine della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi agli splendidi vetri di Seguso o il Bestiario contemporaneo. E molto altro ancora.

C’è una linea comune, un filo continuo nella programmazione proposta ed è quella della ricerca, della progettualità nel campo storico-artistico-culturale e dei linguaggi della creatività.
Così anche le mostre di forte attrattiva o dedicate ad autori-icona come Manet sono state pensate e costruite cercando un taglio inedito, una linea di studio nuova che offra contribuiti alla conoscenza e alla riflessione.
“Manet. Ritorno a Venezia” è la straordinaria esposizione ideata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con la collaborazione speciale del Musée d’Orsay di Parigi, coprodotta con il Sole 24Ore Cultura – commissari Guy Cogeval e Gabriella Belli, curatore Stéphane Guégan, progetto allestitivo di Daniela Ferretti – per indagare l’anima italiana della pittura di Édouard Manet che con audacia sonda le istanze contemporanee e apre la strada all’Impressionismo.

I colori, la modernità, lo spirito del grande pittore francese saranno riletti attraverso vere e proprie icone della sua produzione alla luce dell’influenza che su di lui esercitarono l’arte italiana della Rinascenza e in particolare la pittura veneta, da cui Manet si lasciò suggestionare nei due viaggi che lo portarono in laguna, nel 1853 e nel 1874.
70 capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina d’importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18 agosto nel luogo simbolo di Venezia, Palazzo Ducale, insieme a inedite e curiose testimonianze della presenza di Manet in città.
Mai la pittura dell’autore dell’Olympia, che eccezionalmente lascia la Francia per la prima volta, è stata presentata in maniera così significativa e nuova in Italia.

La mostra su Manet si arricchisce di un confronto “storico” tra due capolavori dell’arte universale, tra due opere-icona dell’immaginario le cui storie e ispirazioni si intrecciano profondamente. Allo stesso tempo una forte collaborazione culturale tra Italia e Francia.

Accanto alla sublime Olympia (1863) di Édouard Manet – opera che non ha mai lasciato prima d’ora la Francia – nella mostra di Palazzo Ducale ci sarà anche la più sensuale tra le dee dipinte da Tiziano: la cosiddetta Venere di Urbino, capolavoro dell’arte rinascimentale e fonte d’ispirazione per il grande artista francese.

Un’operazione d’assoluta valenza scientifica e culturale, fortemente voluta dal Musée d’Orsay e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, sostenuta in prima persona dal Sindaco di Venezia (e vicepresidente della Fondazione) Giorgio Orsoni e concretizzata grazie all’azione congiunta e alla comunione d’intenti del Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi e del Ministro della Cultura francese Aurélie Filippetti.

Clicca 05. MUVE elenco mostre 2013 A3 (1) per visualizzare il programma completo

Commenta con Facebook

leave a reply