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Arshile Gorky a Ca’ Pesaro. La prima retrospettiva italiana si aprirà a Venezia assieme alla Biennale Arte

Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944 Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944
Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944
Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944

Dai primi lavori degli anni Venti, in cui il suo approccio alla pittura è fortemente connotato dal rapporto con le composizioni di Cézanne, fino al rinnovato incontro con la natura degli anni ’40

La prima retrospettiva italiana su un artista considerato una delle figure chiave dell’arte americana del XX secolo. Dai primi lavori degli anni Venti, in cui il suo approccio alla pittura è fortemente connotato dal rapporto con le composizioni di Cézanne, passando per i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in una potente e singolarissima visione. L’artista in questione è Arshile Gorky, ed a proporre dal maggio 2019 l’importante mostra negli spazi di Ca’ Pesaro è la Fondazione Musei Civici di Venezia, per quello che sarà uno degli eventi clou nel periodo della concomitante Biennale d’Arte.

Arshile Gorky
Arshile Gorky

Arshile Gorky: 1904-1948 – questo il titolo della mostra, curata da Gabriella Belli e Edith Devaney – si propone di evidenziare come, sin dalle fasi precoci della sua carriera, quando è apparentemente soggiogato dal lavoro dei grandi maestri del passato, la voce artistica di Gorky sia già presente, e vada rafforzandosi mano a mano che il suo lavoro progredisce. La sezione finale della rassegna mostrerà con quale forza l’energia pittorica e l’immaginazione di Gorky si uniscano ad un rinnovato incontro con la natura, nei paesaggi della Virginia e del Connecticut, durante le estati del 1942-45. Accanto ai dipinti, la mostra includerà una selezione di lavori su carta che dimostrano la mano incredibile di Gorky.

www.fmcvenezia.it

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