dalla nostra corrispondente a New York
Si conclude oggi la settimana newyorchese delle aste dedicate agli Old Master. Dipinti eccezionali, stampe, disegni, ma anche oggetti museali e mobili hanno attratto nella Grande Mela, come di consueto, collezionisti ed appassionati provenienti dal mondo intero. Le aste di Sotheby’s includono una vasta gamma di opere realizzate tra il XIV e il XIX secolo, inclusi capolavori di El Greco, Goya, Rubens, Tiepolo, Turner, Memling e Guardi.
Prevista per venerdi mattina da Sotheby’s l’ultima sessione dell’asta dedicata ad ‘Important Old Master Paintings and Sculpture’, importanti dipinti e sculture antiche. Atmosfera serena, ma al tempo stesso elettrizzante giovedì nella sede statunitense della celebre casa d’aste. La guerra tra i collezionisti presenti in sala e quelli che facevano le proprie offerte via internet o al telefono è continuata per tutta la giornata. Non pochi gli italiani presenti sul posto. “Sto provando ancora a comprare qualcosa, ma anche a vendere qualche opera” ha detto Giancarlo Ciaroni, che ha iniziato come collezionista ed ora è divenuto mercante. “Scelgo le opere in base al mio gusto ed alla storia del mio collezionismo: amo il barocco italiano del ‘600 e seguo questo filone, cercando sempre l’oggetto che non ho e il pittore che manca alla mia collezione” ha aggiunto.
In mattinata, il capolavoro “Susanna e i Vecchioni”, realizzato nel 1751 da Pompeo Batoni e commissionato dal conte Ernst Guido von Harrach di Vienna, e’ stato venduto a 11,394,500 dollari. Battuta all’asta per 4,114,500 dollari, l’opera “Cristo da’ la sua Benedizione” di Hans Memling. L’acquerello “Vista di Heidelberg con Arcobaleno”, commissionato nel 1840 da Joseph Mallord William Turner, e’ stato comprato per 4,562,500 dollari, mentre “La Dea Aurora Trionfa sulla Notte” di Jean-Honore’ Fragonard e’ stata venduta a 3,834,500 dollari. Poco più di 3 milioni di dollari (3,050,500) anche per “Sant’Orsola potegge le 11mila Vergini sotto il suo Manto” (Maestro della Leggenda di Santa Barbara) e 2,210,500 dollari per “I Sette Atti di Pieta’” (Pieter Brueghel il Giovane). Il dipinto “Baccanti dormienti sorprese dal satiro” di Francois Boucher e’ stato aggiudicato a 2,098,500 dollari e “L’Elefante” di Pietro Longhi a 1,314,500 dollari.
Giovedì pomeriggio, l’atmosfera si e’ riscaldata con la lunga battaglia di offerte tra un partecipante in sala ed un collezionista al telefono per aggiudicarsi l’opera du uns seguace di Peter Paul Rubens “Ritratto di Giovane Ragazza”, che raffigura probabilmente Clara Serena Rubens, figlia dell’artista. Partito da soli 20 mila, è stato aggiudicato alla fine per 520 mila dollari.
La settimana e’ stata molto intensa. Tanti capolavori. Soprattutto, alla Christie’s, il “Ritratto” di Scipione Pulzone ha realizzato una cifra importante. Si e’ assistito al ritorno dei primitivi toscani, italiani. Dunque, un mercato interessante. Le opere minori, invece, soffrono più del solito perché sappiamo tutti che la situazione per la classe media non è delle migliori. “Però, in generale, l’andamento mi sembra soddisfacente” ha detto Ciaroni. Grandi risultati da Christie’s per l’asta dedicata al Rinascimento. Quasi 13 milioni di dollari (12,962,500) per la “Madonna con Bambino” di Baccio della Porta, cifra record per l’artista. Record anche per “La Madonna Rockefeller'” di Alessandro Filipepi, detto il Botticelli, con 10,442,500 dollari. La settimana di aste di Christie’s si e’ conclusa con la seconda parte dell’auction dedicate agli Old Master. L’atmosfera era più rilassata rispetto a quella di Sotheby’s e le battute d’asta più veloci. La tela di Jean-Baptiste Oudry “Il Lupo e l’Agnello” e’ stata venduta a 330 mila dollari, mentre “Due ragazzi che Cantano” di Abraham Bloemaert è stata battuta all’asta per 210 mila dollari. Il dipinto di Jan Van Huysum “Natura Morta con Fiori e Frutti con Nido d’Uccello e Uova” e’ stato venduto a 180 mila dollari. Battuta allo stesso prezzo d’asta, l’opera di Jean-Baptiste Oudry “Cani che Giocano con Uccelli in un Parco”, ultimo dipinto della sessione. Abbastanza contenti i collezionisti. “Ho comprato 11 opere. Non e’ il mio mestiere, ma colleziono arte per divertimento. Lavoro in finanza” ha detto il newyorchese Oliver, poco più che trentenne. “Il criterio di scelta per gli acquisti e’ molto soggettivo. Io scelgo l’opera d’arte con la quale sento di avere una connessione, un legame. Mi interessa non solo chi l’ha fatta, ma anche chi l’ha posseduta prima di me. E le emozioni che mi fa provare” ha aggiunto il collezionista. “Da piccolo disegnavo molto ed è così che è nata la mia passione per l’arte” ha spiegato.
Nota: tutti i prezzi citati in questo articolo sono stati rilevati in diretta durante le vendite e dunque corrispondono al cosiddetto “Hammer Price”, il prezzo di battuta. Ad essi va aggiunta la commissione d’asta mediamente compresa tra il 20 e il 25 %