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Quarta edizione Cavallino-Treporti Fotografia 2012

La fotografia torna ad essere protagonista indiscussa a Cavallino-Treporti con la quarta edizione del progetto – avviato nel 2009 dal Comune – Cavallino-Treporti Fotografia.
Quest’anno l’indagine e la rilettura attraverso l’obiettivo della macchina fotografica di questo straordinario territorio – una lingua di terra dalla storia secolare che si affaccia sulla laguna veneziana e si specchia sul mare Adriatico- sono state affidate all’occhio esperto di Fausto Giaccone che ha “svelato” la sua personale visione della città.

Un progetto quello di Cavallino-Treporti Fotografia – ideato e organizzato da Villaggio Globale International e nato su espressa volontà del Comune del litorale veneziano, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Venezia e il fondamentale sostegno della Vittorio Vianello Spa e che per il 2012 gode della collaborazione di Heads Collective, Edifir e del Circolo Fotografico 200iso – che ogni anno ha proposto in maniera sempre diversa la “rilettura” del territorio attraverso l’originalità, la sensibilità, la verve artistica di fotografi di fama internazionale indiscussa.

I primi “cantori” del paesaggio di Cavallino sono stati Marco Zanta e Franco Fontana nel 2009 che ne hanno esaltato le visioni architettoniche e gli scorci naturalistici, nel 2010 è stata la volta della fotografia “democratica” di Guido Guidi e infine l’anno scorso, per il progetto del 2011, Giovanni Chiaramonte ha indagato la dorsale sulla quale si dipana il territorio di Cavallino, la Via Fausta.

Ora, per il progetto 2012, Fausto Giaccone – madre toscana e padre siciliano, classe ‘43, nato a Livorno ma cresciuto a Palermo – ha indirizzato il suo personale sguardo di artista verso il “motore vitale”di Cavallino-Treporti: la presenza umana, chi abita, lavora o semplicemente soggiorna nel territorio cavallinese.

“Volti di Cavallino-Treporti”, così è stato chiamato il reportage di Giaccone – spirito da viaggiatore e grande interprete di reportage di carattere antropologico – , è un racconto per immagini di straordinaria intensità sull’amore e sul forte legame che gli abitanti hanno per la loro terra.
Giaccone ha la capacità, oltre ad un’innata sensibilità, di raccontare le storie, le identità, i volti delle persone che si intrecciano in questa suggestiva località turistica veneziana.

In questa quarta edizione l’umanità – vera linfa vitale – irrompe in scena, Giaccone coglie gli “aspetti più inaspettati ma, anche, quelli più interessanti di una comunità e del proprio vivere quotidiano”. Umanità quindi ma anche colore, dalle immagini del fotografo sembra quasi che quest’ultimo abbia immerso il suo occhio “in una tavolozza calda e luminosa” dove i colori e le luci sono espressione di una connotazione cromatica assolutamente originale.

Una documentazione di storie e vissuti di donne, uomini, bambini e anziani, turisti, tutti immortalati dallo scatto del fotografo nella loro interazione con questa terra anfibia bellissima, che vive una duplice dimensione: da una parte terra di tradizione e di identità fortemente legata alla natura e dall’altra terra di svago e polo turistico d’eccellenza in Italia ( in estate raggiunge le 5.000.000 presenze).
E’ quindi uno sguardo multiforme quello di Giaccone, uno sguardo capace di guardare “dentro e fuori” la realtà di Cavallino-Treporti.

Le istantanee raccolte dall’occhio “magico” della sua macchina fotografica mostrano un affascinante caleidoscopio di ambienti e situazioni.

Giaccone è sicuramente entrato in confidenza con questi luoghi e con i suoi abitanti e ci conduce a scoprire l’intimità e la dimensione privata del loro quotidiano: i giardini delle case di Cavallino, una serie di interni delle loro abitazioni, con quadri, libri, oggetti, ricordi, souvenirs di una “poetica domestica dei luoghi e degli affetti” e i fotoritratti degli abitanti in carne e ossa.

Le foto di Giaccone – come scrive Enrico Gusella nel saggio introduttivo del catalogo – vanno a costruire una “nuova identità umana e territoriale (…) luoghi e paesaggi da scoprire, una città da ricordare, nei cui segni del tempo si riconoscono le immagini della contemporaneità”.

Cavallino-Treporti per Fausto Giaccone è perciò una comunità dai tanti volti e dalle tante anime.

A raccolta di questo straordinario viaggio per immagini è stato stampato un catalogo – edito da Edifir e presto messo in vendita al costo di 20€ – che verrà presentato, insieme al reportage e al progetto di Cavallino-Treporti Fotografia, sabato 16 febbraio 2013 alle ore 11.00 presso la Sala Consiliare del Municipio di Ca’ Savio.

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Fausto Giaccone nato a Livorno, ma di origini siciliane, si avvicina alla fotografia nel 1961 quando zaino in spalla e macchina fotografica al collo parte per un viaggio alla scoperta del Nord Europa. Nel 1965 il desiderio di conoscere il mondo e continuare gli studi lo spingono a trasferirsi a Roma e nel ‘68 durante le lotte studentesche la fotografia diventa per Giaccone una scelta di vita e una professione.
Negli anni Settanta lavora nel cinema e nella televisione, parallelamente insieme ad altri giovani fotografi organizza un’agenzia cooperativa. La svolta arriva nel 1975 quando si trova in Portogallo in un periodo di profondi rivolgimenti sociali, per un caso fortuito Giaccone si trova ad essere unico testimone di un’occupazione di terre nell’Alentejo. Questo evento si tramuterà in un’esperienza illuminante, ricca di emozioni e ricordi, che porterà Giaccone a ritornare nel 1986 negli stessi luoghi alla ricerca dei protagonisti del tempo e successivamente a realizzare un libro “Una storia portoghese” e una mostra documentario.
Negli anni ‘80 Giaccone si trasferisce a Milano dove inizia a collaborare con numerosi mensili di viaggio per poi dirottare la sua produzione non più verso la committenza bensì verso la realizzazione di progetti differenziati da proporre a riviste di diverso taglio.
Per il fotografo – che ha realizzato numerosi servizi di taglio letterario o antropologico – l’esperienza e i reportage in tre posti sono risultati fondamentali nella sua carriera diventando così i “luoghi dell’anima”: Portogallo, Berlino e Colombia (dove nel 2010 inizia un progetto sul mondo dello scrittore Gabriel Garcia Marquez).

Sabato 16 febbraio ore 11.00
Ca’Savio – Sala Consiliare
Municipio di Ca’ Savio

Piazza Papa Giovanni Paolo II,1
Cavallino-Treporti

Intervengono inoltre:

Elisa Scarpa
Fausto Giaccone
Enrico Gusella
Maurizio Vianello
Maurizio Cecconi

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