C.V.D. A metà febbraio la casa d’aste Christie’s aveva inviato una mail a tutti i suoi clienti annunciando la decisione di alzare il cosiddetto buyer’s premium (la commissione che spetta alla casa d’aste). Inizialmente la competitor Sotheby’s aveva preferito non rilasciare dichiarazioni in merito. Il punto è che, come spesso accade, quando una casa d’aste fa il primo passo, poi le altre seguono a ruota. E così è stato. Il 28 febbraio è stato diffuso il consuntivo di Sotheby’s, dove la casa d’aste dichiara l’intenzione di aumentare le commissioni, annunciando che, per la prima volta da cinque anni, dal 15 marzo 2013 avrebbero cambiato la politica dei prezzi. Gli acquirenti pagheranno il 25% di commissioni sui primi 100.000 dollari di prezzo di aggiudicazione (il cosiddetto hammer price); il 20% per i prezzi di aggiudicazione al di sopra dei 100.000 $ fino ai 2 milioni; il 12% su cifre superiori ai 2 milioni di dollari. Secondo la casa d’aste, per oltre il 98% dei lotti venduti, questo cambiamento rappresenta un aumento che si aggirerà tra il 2% ( o poco meno) e un massimo del 3.6 % sul prezzo finale d’acquisto.