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Fiale piene di sperma. L’opera d’arte di uno studente americano

Il progetto di Marc Bradley Johnson presentato alla Scuola di Arti Visive MFA? Un frigorifero caricato con 68 fiale del proprio liquido seminale, con un annuncio che invita a prendere una di esse per portarsi a casa una parte di lui. Ma la sua scuola d’arte di Manhattan non ha accettato l’idea e ha considerato “l’opera” pericolosa per la salute inserendola nei rifiuti biologici da smaltire con molta attenzione. Il progetto, dal titolo “Take This” è stato un lungo e duro lavoro durato mesi… A fare cosa è facile da immaginare. Lo studente ha però definito la decisione ingiusta, dichiarando che secondo lui nell’arte ci sono molte opere a rischio biologico. A quanto pare però, anche se le cellule ormai sono morte, sono comunque considerate dannose e la distribuzione di tessuti umani, o in questo caso le cellule dello sperma, non è consentita dalla legge. Dopo giorni di dispute, Johnson ha minacciato di rivolgersi ai media e l’università ha sospeso lo smaltimento, dato che il frigorifero è sigillato e lo stesso le fiale, che oltretutto i visitatori non potrebbero comunque portare via. Ad ogni modo l’artista ha detto di essere scoraggiato, deluso e sconvolto. L’opera, che sarebbe servita per la sua tesi, è infatti comunque stata rifiutata.

Ma allora l’arte è ancora in grado di essere trasgressiva e soprattutto censurata, anche nel 2013…

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  • Questo artista è un epigono del nostro Manzoni, dopo le feci d’artista (1961) in 90 scatole, lo sperma nelle fiale non aggiunge nulla di nuovo, giusta la decisione della scuola, le tesi in arte si fanno originali o non si fanno. Stefano Armellin

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