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La Collezione Daniele | Arredi | Argenti | Maioliche | Oggetti d’arte | Dipinti Antichi

Lotto 393. GIOVANNI BELLINI (Venezia, 1426 circa - 1516) Madonna con il Bambino (Madonna Cook) Tempera su tavola, cm 91X70 Stima € 30.000 - 50.000

WANNENES. Genova, 6 marzo 2013

Ottimo il risultato delle aste Wannenes che hanno aperto il 2013: la Collezione Daniele e quella dei Dipinti Antichi (118/119), tenutesi a Palazzo del Melograno a Genova il 6 marzo scorso, hanno realizzato complessivamente 1.195.230 euro.

Lotto 393.
GIOVANNI BELLINI
(Venezia, 1426 circa – 1516)
Madonna con il Bambino (Madonna Cook)
Tempera su tavola, cm 91X70
Stima € 30.000 – 50.000

Per quanto riguarda gli arredi, gli argenti, le maioliche e gli oggetti d’arte che hanno caratterizzato la prima vendita, spicca lo splendido troumeau a due corpi di Gaetano Bertora (lotto 130), appartenuto all’imprenditore genovese Jack Clerici, lastronato in violetto con cuori e filettature in bois de rose e cimasa in legno intagliato e dorato, databile tra il 1760 e il 1765, che ha realizzato 173.600 euro.

Seguono due bozzetti in cera del XVIII secolo raffiguranti un cavallo rampante e uno al passo (lotti 89-90), ripresi dai disegni leonardeschi per il monumento equestre che nel 1482 Ludovico il Moro, duca di Milano, chiese al maestro di Vinci, che da una stima di 8.000-12.000 euro sono stati battuti a 76.880 euro.
Da un’importante collezione lombarda di arredi proviene la libreria a cilindro piemontese del XVIII secolo (lotto 78), a base con sportello e tiretto estraibile, bordo del piano profilato da ringhiera, in metallo dorato traforato, piedi rastemati con puntali in bronzo dorato, valutata 6.000 – 8.000 euro è stata aggiudicata a 13.020 euro.
Medesimo risultato per un cofanetto in legni vari e madreperla del XVII-XVIII secolo (lotto 221), con coperchio bombato centrato da riserva geometrica mistilinea raffigurante un paesaggio orientale e applicazioni angolari in metallo inciso, quotata 300-500 euro.
Una bergère genovese del XVIII secolo proveniente dalla Collezione di Maria Luisa Daniele (lotto 22), con struttura mossa riccamente intagliata con motivi floreali e tralci vegetali, schienale mistilineo e piedi a doppio bracciolo a ricciolo, è stata esitata a 12.400 euro.
Una coppia di consoles del XVIII secolo (lotto 88), in legno laccato e dorato, piano in legno, fasce sagomate e supporto centrale di linea mossa, terminante a ricciolo su piedino tornito con ornati e intagli naturalistici e festoni, da un valore di 1.500-2.000 euro hanno realizzato 10.500 euro. Eguale esito per una grande zanna in avorio giapponese del XX secolo (lotto 262), riccamente decorata con figure in bassorilievo.

Per quanto concerne i Dipinti Antichi l’opera che ha catalizzato l’attenzione di tutti i collezionisti è stata la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, detta Madonna Cook (lotto 393), che lo studioso Anchise Tempestini ascrive al maestro per una luminosità del tessuto pittorico che subisce l’influenza di Antonello da Messina, e che per la struttura compositiva anticipa Giorgione e Tiziano, raggiungendo la cifra di 93.000 euro.

I Paesaggi arcadici di Carlo Bonavia, artista napoletano attivo tra il 1755 e il 1788 (lotto 370), che per analogie stilistiche possiamo avvicinare alle opere Joseph Vernet (documentato a Napoli nel 1737 e 1746), per il cielo rosato attraversato da nubi e una particolare attenzione alla descrizione naturalistica, da una stima di 15.000-18.000 euro sono stati battuti a 39.680 euro.

Un intenso Ritratto di donna di Bernardo Licinio del primo Cinquecento (lotto 333), molto probabilmente facente parte della serie da lui dedicata alle “Cortigiane”, che propone un’interpretazione statuaria che rifugge da ogni complessità di ritmo e che, nella sua eloquenza, evoca la grazia scultoria di Tullio Lombardo, da una quotazione di 6.000-8.000 euro ha realizzato 37.200 euro.
Un San Cristoforo su fondo oro (lotto 392) di un artista veneto assai vicino alla maniera di Antonio Vivarini e databile al quarto-quinto decennio del XV secolo, che ripropone con gusto lagunare la nuova sensibilità prospettica e coloristica rinascimentale, ha più che raddoppiato la stima massima di 12.000 euro attestandosi a 29.760 euro.
Infine, una Santa Veronica attribuita al Cavalier calabrese Mattia Preti (lotto 374), che esplicita la struggente espressività classicista di Guido Reni e Simon Vouet, ma nel contempo sensibile al portato rivoluzionario del naturalismo caravaggesco, ha realizzato 18.600 euro.

WANNENES
Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – 16123 Genova
tel +39 010 2530097 – fax – +390102517767
info@wannenesgroup.com www.wannenesgroup.com

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