Jean-Michel Basquiat non poteva permettersi studi e tele agli inizi della sua carriera, così dipinse in tutto l’appartamento della sua ex fidanzata, su pareti, porte, frigoriferi, e qualsiasi altra superficie nuda che riusciva a trovare. Scena famosa che è anche presente nel film Basquiat di Julian Schnabel. Nel 1979 l’artista, ancora sconosciuto, trasformò la casa nell’East Village della sua ragazza Alexis Adler in una vera e propria installazione vivente. La coppia si lasciò un anno dopo e Basquiat morì nel 1988. Adler oggi è un embriologa alla New York University, e nell’appartamento che una volta condivise con Basquiat, non è mai stato dipinto sopra ai suoi lavori, ovviamente.
Saggia decisione, come lo è stata l’archiviazione dei suoi taccuini, cartoline, vestiti, fotografie, dipinti e disegni. Solo trent’anni dopo, Adler ha iniziato ad assemblare un team di consulenti per aiutarla nella catalogazione del materiale che si trovava nel suo appartamento, preparando anche un libro sulla raccolta e, con ogni probabilità, una mostra e poi la vendita. La donna ha detto che in questi anni non era mai riuscita a trovare il tempo per catalogare tutto, perché ha dovuto lavorare e crescere i suoi figli. Sarà vero? Oppure ha soltanto atteso che i lavori di Basquiat arrivassero a essere valutati milioni e milioni di dollari proprio come è successo negli ultimi tempi?
3 Commenti
Ma non riuscite a trovarci delle foto preview? La curiositá ora la fa da padrona!
paolo….guardati sto video….http://animalnewyork.com/2013/basquiat-east-village-apartment/
Sono felicissimo che presto verrà pubblicato in un libro cartaceo e altre diffusioni tutto-tutto ciò che è inedito dell’opera di Basquiat!! Potrò-emmo così avere più storia visiva del suo lavoro e avere un quadro più completo della sua breve vita di meteora luminosa dell’arte contemporanea….Amo il suo messaggio creativo. E’ tutto ciò che mi interessa di questa news e spero sia vera e che potrò acquistare quella pubblicazione.