Venne annunciato in un’importante conferenza stampa http://www.youtube.com/watch?v=XX8gfDJRBDs
ed esiste ancora oggi un documento ufficiale firmato da Lennon e dalla Ono http://imaginepeace.com/archives/10573
La loro intenzione, dagli aspetti all’apparenza ironici, era dettata da serie motivazioni, in quegli anni i due artisti si trovavano negli Stati Uniti (dove si trasferiscono nel 1971), presero parte come attivisti alle lotte civili sostenendo diverse cause. La campagna antimilitarista e il pacifismo di Lennon e della Ono costituirono per Nixon una minaccia alla sua futura rielezione, così l’FBI aprì un dossier su Lennon.
La possibilità di revocare il visto di Lennon viene presa in considerazione dalla Casa Bianca, infatti l’Ufficio Immigrazione gli ritira il permesso di soggiorno sulla base dell’arresto inglese per possesso di marijuana nel 1968. La vicenda è ampiamente trattata dallo storico americano Jon Wiener in Dimmi la verità – Il Watergate del rock’n’roll, http://www.lennonfbifiles.com/.
Nutopia, è un luogo concettuale, dove non esistono passaporti e confini, Lennon insieme alla Ono ne proclama la nascita, come difesa e provocazione alle vicende che lo coinvolsero e all’abuso di potere esercitato dal governo americano. Nutopia ha un’ambasciata (anzi ne ha diverse), ogni cittadino è al contempo ambasciatore come si evince dal documento del ’73.
“Il progetto vuole essere un modo diverso di concepire una mostra, un’operazione artistica, un atteggiamento, e ovviamente un omaggio a due figure così rivoluzionarie che hanno segnato un importante momento storico-artistico.
Ho deciso di fare una mostra in un luogo concettuale, che da altri fosse stato fondato e che avesse un riconoscimento anche come comunità, non lo avrei potuto inventare. Avevo bisogno che altri lo avessero già fatto prima di me, e lì potevo andare a intervenire. Ovviamente avevo bisogno anche del ‘consenso’, diciamo di una sorta di approvazione ad agire nell’universo di Nutopia, e questa è arrivata da New York. Nutopia è la predisposizione al bene, fondamento e condizione necessaria dell’arte. Aritists for Nutopia esiste e trova nuova linfa vitale con la partecipazione dei dieci artisti che ho voluto coinvolgere, la loro adesione è la spinta, la progressione, il flusso indispensabile alla realizzazione del progetto”. (A. Baldoni)
La mostra è concretamente la versione cartacea dell’invito, timbrata manualmente su una tiratura limitata di 100 esemplari. Il cartaceo è stato mandato a una lista di critici, curatori, giornalisti, a personalità e istituzioni artistiche rappresentative dei cinque continenti. Il numero 1 è stato spedito a Yoko Ono.
Il progetto è un’idea di Arianna Baldoni, gli artisti in mostra sono: Vanni Cuoghi, Pierpaolo Curti, Diamante Faraldo, Filippo La Vaccara, Carlo Alberto Rastelli, Patrick Tabarelli, Viviana Valla, Dany Vescovi, Cristina Volpi, Aura Zecchini.
