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Fabbrica Borroni presenta Spirito Italiano: l’ATTO III

Dopo l’atmosfera spirituale e la delicatezza dell’ATTO I, l’energia esplosiva e la forza vitale dell’ATTO II, Fabbrica Borroni presenta la terza mostra del
progetto Spirito Italiano: l’ATTO III. L’inaugurazione sarà mercoledì 17 aprile 2013 a partire dalle ore 18.30. I lavori dei tre artisti sono molto diversi tra loro, tuttavia, un denominatore comune balza subito all’occhio del visitatore: il costante e continuo richiamo alla memoria, al ricordo personale.
Patrizia Emma Scialpi è di Taranto e l’approccio che ha col suo lavoro è
quello di un archeologo. Attraverso il recupero di vecchie fotografie, riporta alla luce volti dimenticati, ne ripercorre la storia e i ricordi, infonde loro
nuova vita tramite l’intervento pittorico che non ha mai funzione di copertura o modifica, ma di accentuazione di elementi già presenti. È proprio questa la grande capacità del gesto pittorico di Patrizia: rendere visibili le diverse percezioni. L’intreccio tra figura umana e mondo vegetale sono il risultato di riflessioni che nascono dall’interno; il lavoro sinergico degli appartenenti al branco (animali ma anche uomini), è diretto da regole di comportamento conosciute dai membri interni, ma che all’esterno, vanno ricercate tra le
sfumature dell’azione nel suo complesso. Patrizia non ricerca una verità
univoca e soprattutto non formula mai un giudizio, ma ci mostra ciò che già esiste perché ogni attimo fermato in una fotografia, ogni esercizio bloccato dalla pittura restituiscono solo uno degli innumerevoli punti di vista esistenti.
Vincenzo Todaro vive e lavora in Sicilia. Protagonista del suo lavoro è l’assenza: fotografie nelle quali i volti dei personaggi sono ritagliati e asportati con precisione chirurgica, dipinti nei quali i visi dei soggetti sono forme vuote appena accennate, prive di qualsiasi tratto somatico, pitture che ritraggono non luoghi, spazi attraversati da centinaia di persone, ma pieni di solitudine. Partendo da vecchie fotografie di sconosciuti, un tempo preziosi cimeli di famiglia ora svenduti pubblicamente nei mercatini, Vincenzo riporta alla luce momenti del passato, attimi così importanti da dover essere fermati in una fotografia. Persone ormai defunte tornano a vivere non in quanto identità, ma come emozione cristallizzata di un lontano passato. Vincenzo omette parzialmente i tratti distintivi del viso, delle mani, mantenendo visibili solo alcuni elementi chiave come i capelli, gli occhiali, i gioielli mentre lascia che sia il vuoto a disegnare gli altri, permettendoci di completare i volti con
quelli dei nostri genitori, dei nostri nonni, del nostro passato.
Barbara Uccelli ama definirsi un’amante delle vite altrui e una studiosa del pensiero illogico negli scambi affettivi. È convinta che un lavoro è riuscito se è descrivibile con una manciata di parole e scatena una moltitudine di immagini. Barbara racconta un mondo fatto di persone, ma soprattutto racconta le personalità, quasi sempre delle donne: donne combattenti che cercano di affermare la propria soggettività, donne fragili che si aggrappano a simboli per ricordare a se stesse chi sono o sono state, donne inglobate in uno status che si sono cucite addosso e dal quale non riescono a sfuggire. Donne di ogni tempo e di ogni luogo, evanescenti eppure sempre così reali. In occasione di questa mostra Barbara presenta un lavoro che scaturisce dai suoi ricordi di bambina, di un’infanzia a cui è sempre mancato qualcosa: la favola della buonanotte letta dalla mamma, ponte tra il giorno e le sue sicurezze e il buio della notte, con tutti i suoi fantasmi. Ecco il motivo che la porta a realizzare l’installazione con 49 piccoli nani bianchi che all’interno racchiudono una sorpresa, non solo per i più piccoli ma, anche e soprattutto, per i grandi che hanno dimenticato di essere stati bambini.
17 APRILE – 6 GIUGNO 2013
INAUGURAZIONE 17 APRILE ORE 18.30
La mostra è visitabile da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Ogni giovedì alle ore 17.30 visita guidata su prenotazione. INGRESSO LIBERO
con il patrocinio
del comune di Bollate
ATTO III
Per Informazioni
www.spiritoitaliano.org
www.fabbricaborroni.it
info@spiritoitaliano.org
t. 02.36507381
f. 02.36507046
Facebook: Spirito Italiano Arte Twitter: SI_arte
SPIRITO ITALIANO
è un progetto di
Via Matteotti 19
20021 Bollate (MI)

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