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Apre la nuova sede della Fondazione Pomodoro

MILANO – 9 APRILE 2013

Orizzonte, 1956, I, 1956 argento dorato e juta stuccata e patinata, 79 x 110 cm (Foto Dario Tettamanzi)

LA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO APRE LA NUOVA SEDE DI VIA VIGEVANO 9

 

Due gli appuntamenti espositivi per il 2013: dal 10 aprile al 30 giugno la mostra che documenta la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro. E dopo l’estate, una rassegna dedicata a Enrico Baj e al suo ruolo da protagonista nel dibattito artistico negli anni ’50 e ’60.

Martedì 9 aprile 2013, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugurerà la sua nuova sede di Milano, in via Vigevano 9.

Il primo evento ospitato nella struttura, adiacente agli archivi della Fondazione e allo studio dell’artista, sarà la mostra “Una scrittura sconcertante”. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960, in programma dal 10 aprile al 30 giugno 2013.

Orizzonte, 1955-2012 argento e lastra di rame patinata, 52,5 x 132,5 cm (Foto Dario Tettamanzi)

L’esposizione, curata da Flaminio Gualdoni, documenterà la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni.

Trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista inizia a tessere le sue trame segniche in rilievo creando situazioni visive al limite tra bidimensione e tridimensione.

L’influenza intellettuale di Klee, che si definiva “astratto con qualche ricordo”, si avverte nel passo lirico e nella filigrana naturale tipici di Pomodoro di quel tempo, esplicitati da titoli in cui si dice di “orizzonte”, “situazione vegetale”, “estensione vegetale”, “paesaggio”. Questo è il percorso che lo conduce alla consapevolezza del segno astratto come cellula plastica, caratteristico di tutta la sua straordinaria vicenda successiva.

Accompagna la rassegna il primo numero dei Quaderni della Fondazione. A questa iniziativa seguirà, dopo l’estate, una mostra dedicata a Enrico Baj che ne analizzerà non solo il ruolo primario nel dibattito artistico degli anni ’50 e ’60, che lo vede fondare il Movimento nucleare, concepire riviste come “Il Gesto” e redigere manifesti cruciali come Contro lo stile, ma anche porsi come interlocutore attivo, in particolare tramite i rapporti con Edouard Jaguer e il gruppo “Phases”, della grande avanguardia internazionale, da Marcel Duchamp a Man Ray, da Asger Jorn a Guy Debord.

Collocata nei pressi della Darsena dei Navigli, la Fondazione Arnaldo Pomodoro agirà come vero e proprio centro culturale, proponendo mostre, incontri, conferenze, presentazioni di libri, concerti.

La vicinanza tra gli ambienti configura un polo artistico di grande suggestione, che tra i cortili antichi dei Navigli salda ancor più la contiguità tra il luogo dove la scultura di Pomodoro nasce e quello in cui la Fondazione ne documenta e promuove l’attività, ponendosi contemporaneamente come luogo di studio e di confronto intorno ai temi e alle figure dell’avanguardia contemporanea.

La luna il sole la torre, 1955 argento e rete di ottone patinata, 38 x 48 x 3 cm (Foto Studio Boschetti)

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INFORMAZIONI UTILI: 

ARNALDO POMODORO. OPERE 1954-1960
Una scrittura sconcertante
Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro (via Vigevano 9)
10 aprile – 30 giugno 2013
Orari: dal mercoledì al venerdì, dalle 16 alle 19
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02.89075394

Fondazione Arnaldo Pomodoro
Vicolo Lavandai 2/a – 20144 Milano (ingresso da Via Vigevano 9)
tel (+39) 02/89.07.53.94
fax (+39) 02/89.07.52.61
e-mail info@fondazionearnaldopomodoro.it
www.fondazionearnaldopomodoro.it

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