Print Friendly and PDF

Gordon Parks allo Spazio Forma‏

Parks Una storia americana-Harlem, 1948 da Harlem Gang Leader

La fotografia come strumento di narrazione, di analisi e anche di denuncia. In mostra alla Fondazione Forma di Milano “Una storia americana, fotografie di Gordon Parks”: fino al 23 giugno, a cura di Alessandra Mauro e accompagnata da un catalogo edito da Contrasto, che ha fondato Forma in piazza Tito Lucrezio Caro 1, è visibile la prima retrospettiva europea dedicata al lavoro del fotografo americano (1912, Fort Scott, in Kansas), che è nato e cresciuto tra povertà e segregazione, e che ha visto nella fotografia un mezzo per documentare e restituire al pubblico particolari reali quanto crudi della società americana dagli anni Cinquanta in poi. Sempre con un occhio poetico e mai commiserativo, il mondo di Parks viaggia per gli States, riprendendo una famiglia di sette persone tra bimbi e adulti, seduta attorno a un tavolo per cena, o uomini dal barbiere nell’Ontario, fino alla Fontenelle Family, la famiglia di colore di Harlem che Parks ebbe l’incarico di conoscere e con cui visse per una settimana per realizzare un servizio per “Life”: “ A pranzo il mio amico Philip Kunhardt, vicedirettore di Life, mi disse di avere qualche domanda per me. ‘Senti Gordon, come mai secondo te ci sono tante leggi razziali nel paese? E perché nelle grandi città i neri insorgono quasi ogni mese?’ ‘Phil, se alle vespe bruci il nido ogni volta, quelle poi alzano un gran frastuono e prima o poi ti pungono. Mi basterebbe trascorrere una settimana con una famiglia di Harlem per dimostrarti come mai i neri continuino a rivoltarsi, soprattutto nelle grandi città’. Phil mi sorrise. ‘Hai appena avuto l’incarico, e non sarà facile per niente. Comincia a lavorare’.”

Un viaggio con Parks che porta a New York City per documentare i lavoro dei pendolari “workers”, o in Pennsylvania, e poi nell’Ontario fino in Brasile a Rio de Janeiro a seguire la storia di Flavio, un bambino che nel 1961 era “tutto pelle e ossa, una latta d’acqua in testa, si arrampicava sulla ripida collina erosa, respirando a fatica. L’unico indumento che indossava era un paio di pantaloni color cachi. (…). Si fermò per riprendere fiato, ci rivolse un sorriso che non avrei più dimenticato e riprese a salire”. La miseria che racconta Parks è sempre attraversata da un filo di speranza e da una vena di riscatto: non è mai senza futuro. Il tema americano della rinascita e della conquista di un risultato parte dal ritratto dei poveri fino ad arrivare alle star e agli uomini di successo sempre americani o conosciuti anche negli States: da Duke Ellington, a Moalcom X, o Ingrid Bergman (che voleva che solo lui la ritraesse come attrice), Alberto Giacometti o Pablo Neruda. Parks è anche scrittore, compositore di musica e, nel 1969, è stato il primo regista afroamericano a dirigere un lungometraggio a Holliwood (“The learning Tree”, 1969).

SCHEDA TECNICA:

Gordon Parks-Una storia americana

Fondazione Forma per la Fotografia, Milano

23 aprile-23 giugno

A cura di Sara Antonelli e Alessandra Mauro

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20, giovedì dalle 10 alle 22, lunedì chiuso
Biglietto: Intero: 7,50 euro Ridotto: 6 euro Scuole: 4 euro

Tel. 02.5811.8067, 02.8907.5419

www.formafoto.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*

Altri articoli