Riflessione al vetriolo
Non so voi, ma a me fa un effetto terribile: è già tempo di Biennale! cacchio Crono non fa sconti, quid sit futurum cras fuge quaerere…
E’ quindi con un senso di noia e distacco, simile un poco allo stato d’animo del commensale che ronza intorno al desco approntato ma ancora intoccabile per via dell’ora, che attendo lo sbarco in laguna.
Che diavolo ci aspetta? Il Palazzo Enciclopedico – già il titolo mi spaventa – la bulimia della società delle immagini contrapposto alla visione interna, il Libro Rosso di Gustav Jung, l’inconscio collettivo o il collettivo dell’inconscio? Mah, vedremo se all’affascinante narrazione dell’ottimo Massimiliano Gioni corrisponderà una onirica visione del mondo.
Certo che questo prometeico e ottimistico desiderio classificatorio rischia l’effetto paradosso di comprendere tutto per non capire nulla. Vedarem…, “gattibus frettolosibus fecit gattini guerces” per cui prudenza, prima guardare, poi giudicare.
Mannaggia però, un tarlo mi si è infilato in testa, tutto ciò mi ricorda maledettamente un capolavoro della letteratura del novecento… Vi saprò dire!
in punta di pennino
il Vostro LdR
Il secondo detto in latino è bellissimo.