Come raccontare in un modo nuovo, attuale e più accessibile l’opera lirica? Questa è la domanda che guida la messa in scena di Trovatore, ultima opera della trilogia verdiana presentata dall’associazione VoceAllOpera in collaborazione con Arts of Set.
Due realtà giovani, anzi giovanissime. La prima, un’associazione nata dalla volontà di ‘dar nuova voce’ al mondo del melodramma, una forma d’arte radicata nella nostra cultura e che necessita di confrontarsi costantemente con l’attualità del pubblico che vi assiste, unendo l’esperienza di chi ha scritto la storia della lirica alla grinta dei giovani debuttanti.
La seconda è Arts Of Set, un team di lavoro costuituito da una scenografa ed una costumista formate tra l’Accademia di Brera e il Teatro alla Scala, che si occupa di allestimenti teatrali -lirici o di prosa- e non solo. Un modo innovativo di curare la messa in scena, affrontando sia la parte progettuale ed ideativa così come quella realizzativa, con il supporto di laboratori scelti in base a competenza e sostenibilità: in questo caso, ad esempio, gli elementi di scena sono realizzati all’interno del carcere di Monza.
Dopo una Traviata il cui allestimento viene realizzato interamente con materiali di recupero, ed un Rigoletto reinterpretato negli anni ’20 del proibizionismo americano, è la volta di Trovatore; questa volta, la regia vede l’ambientazione spostarsi dalla Spagna del XV secolo alla guerra balcanica degli anni ’90. Una guerra civile che ha condotto l’animo umano ad episodi di cieca violenza altrimenti inconcepibile: il pregiudizio, la vendetta e l’ossessione del testo verdiano tornano a vivere attraverso una realtà vissiuta da vicino dalle nostre stesse generazioni.
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INFORMAZIONI UTILI:
‘Il Trovatore‘ di Giuseppe Verdi
regia Gianmaria Aliverta
scene e costumi Claudia Brambilla, Elena Rossi
Teatro Rosetum, Milano, Via Pisanello 1
sabato 25/5 ore 20.00, domenica 26/5 ore 16.00
Per info e prenotazioni www.rosetum.it, 02.4870.7203
2 Commenti
Ho apprezzato in particolare allestimento e costumi. Con professionale creatività anche i materiali poveri si trasformano in ricchezza e piacere estetico per lo spettatore (riflettano i grandi teatri con bilanci dissestati).
Complimenti a questi giovani che, nonostante tempi difficili per la cultura e scarse risorse, si sono messi in gioco ed hanno vinto una sfida non facile. Verdi paterno e sorridente incoraggia e ringrazia.
Qualcosa di buono nella realtà difficile che viviamo.
Il mondo ha bisogno di creatività, di bellezza, e la bellezza apre il cuore agli spazi grandi e puri.
Complimenti ai giovani artisti, che Verdi sia loro propizio!