FORMATO ZAVATTINI
7 maggio – 8 settembre 2013, Pinacoteca di Brera – Milano
Centocinquantadue autoritrattini insieme appassionatamente nella Sala del Rinascimento lombardo di Brera. Faccia a faccia, guancia a guancia ma anche gomito a gomito a seconda della fantasia interpretativa dell’artista. La miniaturizzazione di se stessi in mini formato, “a olio, a tempera, su legno, su tela”. Ognuno col suo stile, ognuno con la sua tecnica. Tutti però rigorosamente cm. 8 x 10 come richiesto da Za, Cesare Zavattini (1902-1989). Scrittore, giornalista, sceneggiatore ma anche collezionista, pittore e artefice dell’opera in mostra. Un committente entusiasta, esigente e geniale. Quello che obbliga i colleghi a un rito collettivo di umiltà: sacrificare le manifestazioni di superbia dell’ego di ciascuno costringendo a ragionare in piccolo.
“A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto, così ho anche gli autoritratti di quasi tutti i pittori italiani delle dimensioni suddette” scriveva Zavattini. Un’avventura durata quasi quarant’anni per raccogliere in una stanza tutto il Novecento italiano più qualche artista straniero, a Picasso però si rifiutò di scrivere per l’inopportunità della “piccola” collezione. Fiumi d’inchiostro (lettere, telegrammi, inviti, messaggi) diretti a ogni singolo artista per la “gentile richiesta” di uno o più quadretti da camera in formato ridotto, più piccoli di una cartolina. Una necessità economica ma anche una particolarità affascinante. Un modo unico e geniale di riunire tutti gli artisti contemporanei in una camera. Una tappezzeria a regola d’arte.
Millecinquecento tessere di un mosaico che anno dopo anno, frammento dopo frammento, prende forma nella casa-studio di Via Sant’Angela Merici a Roma. “Sul muro tirato a calce i quadratini colorati aumentavano come le foglie di un orto tenuto fresco. Vedevo spuntare ogni sorta di immagini: paesini d’inverno, oggetti gialli e neri, autoritratti meno grossi d’una fragola, foreste e marine entro i limiti di una scatola di zolfanelli“, così scrisse il critico Raffaele Carrieri sulla “raccolta economica” in formato fotografico dell’opera in divenire di Zavattini.
Purtroppo nel 1979 l’enciclopedia lillipuziana della pittura del Novecento fu venduta, smembrata e in parte dispersa. I 152 ritrattini in mostra fanno parte del nucleo recuperato e acquisito dal Ministero nel 2008, poi donato alla Braidense. Inutile elencare gli autori delle opere esposte, ci sono praticamente tutti. La meraviglia è gustarseli e quasi toccarli uno per uno. Ognuno con impresso il proprio tratto, ognuno con il proprio inconfondibile segno d’artista. Ce ne son di tutti i colori e tutti i gusti: astratto, informale, metafisico, futurista, povero, spaziale e concettuale.
Così Claudio Parmiggiani si riduce all’essenzialità di un profilo lineare nel puro spazio quadrato mentre Marino Marini sceglie una pittura densissima al limite del rilievo carica di grezza sostanza primordiale. Tullio Pericoli si raffigura con la faccia compressa dalle mani dell’illustratore mentre Dorfles non tradisce il linguaggio astratto ammettendo il risultato “non troppo rassomigliante”.
Seguono il PHANTOMATICO RITRATTO di Sergio Dangelo e “LO SCHERZO PER UN POETA!” di Fabrizio Plessi, il segno lirico di Gastone Novelli e il “negativo-positivo” di Bruno Munari diviso a metà fra rosso e grigio. Non mancano un Depero in versione cubo-futurista, Aligi Sassu in versione cardinalizia e la versione fototessera in bianco e nero di Pistoletto. Ci sono le pennellate aggettanti di De Pisis, le spatolate corpose di Vedova e le geometrie di Severini. Poi un minuscolo collage di sacchi (tela, iuta, stoffa e sabbia) con vinavil. Chi sarà mai se non Alberto Burri.
E Lucio Fontana? Squarcio dorato colante su fondo nero. Un mini taglietto basta e avanza.
CESARE ZAVATTINI, GENIO CONTEMPORANEO
In contemporanea con la Mostra, da venerdì 31 maggio e per tutto il mese di giugno, Cineteca Italiana presenterà allo Spazio Oberdan e al MIC- Museo Interattivo del Cinema, una rassegna dedicata a Cesare Zavattini. Saranno proposti 23 titoli tra i quali tutti i suoi più importanti lavori da sceneggiatore.
Luca Zuccala
INFORMAZIONI UTILI
Cesare Zavattini e i Maestri del Novecento
“A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto”
a cura di Marina Gargiulo
Pinacoteca di Brera
Via Brera, 28 – Milano
Accesso disabili da via Fiori Oscuri, 2
Ufficio Comunicazione, mostre ed eventi, tel. 02 72263.257
Orari
8.30-19.15 da martedì a domenica
(la biglietteria chiude alle 18.40)
chiuso lunedì
Biglietti
Intero: € 10,00
Ridotto: € 7,00
Abbonamento per la Pinacoteca e le mostre: € 22,00 (valido fino a dicembre 2013)
Gruppi: prenotazione obbligatoria, € 2,00 a persona
Scuole: prenotazione obbligatoria, € 10,00 a classe
Prenotazioni. Per gruppi, scuole e singoli, tel. 02 92800361
Catalogo: Skira editore
* Fortunato Depero. Fondo 1892 – Rovereto 1960. Autoritratto, 1952, tempera su cartone, cm 11,1 x 8,5. Firma in basso a sinistra: F. DEPERO. Inv. 7550
* Aligi Sassu. Milano 1912 – Palma de Mallorca 2000. Autoritratto, olio su tavola, cm 10 x 9,5. Firma in basso a destra: SASSU. Inv. 7615
* Lucio Fontana. Rosario de Santa Fé 1899 – Varese 1968. Concetto spaziale, Attesa, 1959, idropittura e olio su tela, forma oro su fondo nero, cm 10 x 8,1. Al retro firma, titolo e data: fontana / “Concetto spaziale” / Attesa 1959. Inv. 7561
* Alberto Burri. Città di Castello 1915 – Nizza 1995. Autoritratto, 1952, tela, stoffa, sabbia, vinavil su legno, cm 10 x 8. Firma in alto a destra: BURRI. Al retro titolo, firma e data: Autoritratto Burri 52. Inv. 7529
* Bruno Munari. Milano 1907 – 1998. Autoritratto, 1943, tempera su cartone, cm 9,1 x 8,1. Firma e data in basso a destra: MUNARI 1943. Inv. 7590
* Tullio Pericoli. Colli del Tronto 1936. Autoritratto, 1967, tecnica mista su cartone, cm 10,4 x 8. Firma e data in basso al centro: Pericoli ‘67. Inv. 7663
* Gillo Dorfles. Trieste 1910. Autoritratto, 1950, tecnica mista su cartone, cm 10 x 8. Firma e data in, basso a sinistra: Gillo / 50. Al retro firma, titolo e data: Gillo Dorfles / Autoritratto con concreto / 1950. Inv. 7655
* Michelangelo Pistoletto. Biella 1933. Autoritratto, 1964, fotografia, collage su carta, cm 10,7 x 9. Al retro firma: M.O. PISTOLETTO. Inv. 7599
* Mario Sironi. Sassari 1885 – Milano 1961. Autoritratto, 1953 ca., olio su tela su cartoncino, cm 9,9 x 8,4. Firma in alto a destra: SI / RO / NI. Inv. 7627
* Gino Severini. Cortona 1883 – Parigi 1966. Autoritratto, 1950 , olio su tavola, cm 10 x 8,2. Firma in basso a destra: G. Seve / rini. Inv. 7625
* Giacomo Balla. Torino 1871 – Roma 1958. Autoritratto, 1946, olio su compensato, cm 10,5 x 9. Firma in basso a sinistra: BALLA. Al retro firma: BALLA. Inv. 7523
* Renato Guttuso. Bagheria 1912 – Roma 1987. Autoritratto, 1948, tempera su tela applicata su cartone, cm 10 x 8. Firma sul lato destro: Guttuso. Inv. 7570
* Mimmo Rotella. Catanzaro 1918 – Milano 2006. Autoritratto, 1951, tecnica mista su tavola, cm 8,5 x 7,5. Firma sul lato sinistro: ROTELLA. Inv. 7648