Milano, 22-23 Maggio 2013 – Una vendita caratterizzata da prezzi di aggiudicazione superiori alle stime massime indicate in catalogo: lo si legge con evidenza nella top ten ma anche in tutta la sequenza della Parte I dell’asta.
La sala ha combattuto con vivacità contro i tanti telefoni collegati al bidding desk.
Lucio Fontana domina – non è una novità – la vendita con prezzi alti per il “classico” taglio rosso del 1968, per il Concetto Spaziale d’oro – della serie I Quanta – (che realizza un world record), per la terracotta, le due preziose tempere del 1957 e anche per il bracciale d’oro a due tagli del 1964 che da una stima di €40.000-60.000 è stato venduto a €193.500 – nuova cifra world record.
Ottima percentuale di venduto per le opere provenienti dalla Collezione di Maria Teresa Venturini Fendi – acquistate grazie ai preziosi consigli e all’amicizia del celebre gallerista Plinio De Martiis, con particolare attenzione alle opere di Enrico Castellani – e per quella di Libero Grande. Il Klein, Victoire de Somothrace, opera del 1962, acquistato negli anni ’70 dal collezionista napoletano è stato aggiudicato al telefono a €73,500 e il numero 051 di Merda d’artista di Piero Manzoni – dopo una serie di rilanci tra la sala e i telefoni – è stato venduto a €109.500.
Raphaelle Blanga, responsabile dell’asta commenta: “Abbiamo costruito un catalogo d’asta interessante anche perché ha presentato alcune pregevoli collezioni private Italiane costituite da opere acquistate a suo tempo presso illustri galleristi del nostro Paese”.
Vanno segnalati infine gli oltre €150.000 realizzati dalla piccola Amalassunta su fondo blu di Osvaldo Licini (già presentata alla XXIX Biennale d’Arte di Venezia del 1958 e poco prima a Ivrea presso il Centro Culturale Olivetti nella monografica dello stesso anno dedicata a Licini) dipinta in un magnifico blu pre-Klein.