18 giugno 2013, Londra
Sulla scia della vendita newyorkese dell’arte impressionista e moderna da Christie’s a Maggio che ha venduto il 94% dei lotti, per il 90% del loro valore, a bidders provenienti da 30 Paesi diversi, Londra si prepara a fare altrettanto.
Si svolgerà il 18 giugno l’asta Impressionist & Modern Art, guidata da un raro capolavoro espressionista di Wassily Kandinsky, “Studie zu Improvisation 3” del 1909, stimato £12-16 milioni. Si tratta di una grande opportunità per i collezionisti internazionali: nel novembre 2012 un altro Studio per Improvvisazione era stata aggiudicata per $23 milioni. Inoltre la versione finale dell’opera in asta è esposta al Centre Pompidou di Parigi e questo rappresenta per tutti i collectors un valore aggiunto.
L’asta londinese metterà in vendita 44 lotti, una vasta gamma di opere che comprendono tutti i più grandi artisti del periodo: dalle radici dell’impressionismo con “Scène de plage” di Eugène Boudin (1824-1898) stimato £500.000-700.000; a Stone Form di Henry Moore, creato nel 1984 da un unico blocco di granito e oggi stimato £1.2-1.8 milioni. E di certo non possono mancare Pablo Picasso, Joan Mirò, René Magritte, Amedeo Modigliani e Paul Signac.
Studie zu Improvisation 3 di Kandinsky è un’opera dalla grande importanza storica. Dipinta nel 1909, la tela appartiene alla rivoluzione dell’artista iniziata in quell’anno, si tratta di quelle tele, note come “Improvvisazioni”, che segnano i suoi primi passi nel mondo dell’astrazione. In questi dipinti la carica emotiva ed interiore prende il sopravvento portando in superficie la liberazione della forma e del colore, verso la creazione dell’arte non-materiale, non-oggettiva e astratta.
Come la maggior parte delle “Improvvisazioni”, “Studie zu Improvvisazione 3” si fonda su un tema pittorico di origini Tunisine e Medievali: una fusione tra la luce radiosa e intensa della terra nord africana, e un cavaliere che impugna la sua lancia a cavallo. Spesso la figura del cavaliere simboleggia San Giorgio, patrono di Mosca, e, se in battaglia con un drago, per l’artista il cavaliere indicava la vittoria del singolo spirito umano, in contrasto con le vaste forze collettive del materialismo.
L’immagine del cavaliere solitario che si prepara a prendere d’assalto la cittadella è un simbolo costante nella pittura di Kandinsky, simbolo dell’Apocalisse e della risurrezione finale dello spirito. Il cavaliere errante può anche essere visto come la raffigurazione dell’Odissea personale dell’artista nella ricerca sull’astrazione per annunciare la fine del mondo mterialista con una nuova arte dello spirito.
Per l’artista l’ispirazione arriva dalla scoperta della città bavarese di Murnau, a sud di Monaco. Qui Kandinsky libera il colore dalla forma e lo innalza ad una forte intensità espressionistica, ampliando le pennellate al punto in cui ogni segno assume una propria funzione formale all’interno dell’opera. I paesaggi di Murnau diventarono col passare del tempo dichiarazioni sempre più astratte sulla natura della pittura stessa.
Accanto all’opera di Kandinsky, tra gli highlights dell’asta citiamo Joan Mirò con “La tige de la fleur rouge pousse vers la lune” (1952, stimato £5.2-7 milioni), proveniente da un’importante collezione privata; Amedeo Modigliani con Paul Guillaume (dipinto nel 1916, stimato £5-7 milioni): si tratta dell’unico dei quattro dipinti raffiguranti il mercante d’arte ad essere in possesso di privati. Il catalogo prosegue con Pablo Picasso e la sua “Femme assise dans un fauteuil” (1960, stimato £4-6 milioni) che ritrae la sua compagna Jacqueline Roque pochi mesi prima del loro matrimonio. Tra gli altri protagonisti dell’asta anche Paul Signac con “Saint-Anne (St. Tropez)”, stimato £2.5-3.5 milioni; e René Magritte con “La chambre du devin”, stimato £700.000-1.000.000.
Inoltre, la Collezione privata di Simone e Jean Tiroche sarà offerta alle aste di Impressionist & Modern Art e di Post War & Contemporary Art, presentando importanti opere del XIX e del XX secolo, tra cui artisti come Marc Chagall, Auguste Rodin, Edgard Degas, Alberto Giacometti, Marino Marini, Henry Moore.