“Non dedico il mio premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro”. Queste le parole di Walter Siti neo vincintore della 67esima edizione del Premio Strega che si è svolta ieri sera a Villa Giulia, a Roma.
Il 66enne modenese, ex docente di materie letterario presso le Università di Pisa e attualmente in pensione, con il suo “Resistere non serve a niente” (edito da Rizzoli) ha sbaragliato tutti i concorrenti ottenendo dalla giuria 165 voti.
Sui 460 componenti della giuria, si sono espressi in 412 distribuendo così i loro voti: 165 a Walter Siti, 78 per Alessandro Perissinotto che con “Le colpe dei padri” (Piemme) si classifica secondo. Terzo per un soffio, con 77 voti, Paolo di Paolo e il suo “Mandami tanta vita” (Feltrinelli).
Quarta classificata, con “Figli dello stesso padre” (Longanesi), Romana Petri che lamenta: “Questo non è un premio per donne né giovani né vecchie. E’ dura, fate il calcolo: considerate il numero degli Strega e vedrete quante donne hanno vinto. E’ anche un premio dove non si cambia quasi mai l’editore vincente.”
Lontano dalle logiche del Premio Strega il vincitore Walter Siti che dichiara: “Mi sono dato perdente già da ieri. E’ una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più- Ho pregato fin dall’inizio il mio editori di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perché mi rendeva ansioso”.