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A Francoforte: Giancarlo e Giovanni Cerri, due generazioni di artisti milanesi

Si inaugura 24 agosto alle ore 11 alla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte sul Meno la mostra dei due artisti milanesi Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri. La mostra presenta una selezione di opere che mettono a confronto i due linguaggi – molto diversi e ben distinti – dei due artisti; di Giancarlo Cerri (Milano, 1938) sono esposte le “Sequenze”, tele caratterizzate da un’astrazione che ha la sua forza nel contrasto cromatico, qui nella sua estrema sintesi e risolto in grandi campiture di rossi, gialli e verdi contrapposti a un nero sontuoso e raffinato. Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch: […]“Il rosso è la forza del quadro, il giallo la luce, il nero il mistero. Il nero, per me, è fondamentale. Lo amo perché è virile, fortemente erotico nella sua spiritualità”: solo in apparenza contrastanti il giudizio di Cerri e quello di Renoir, che nel nero vedeva “la regina dei colori”, più consoni il Cerri e il Rimbaud del nero “corsetto peloso delle mosche scintillanti”. In realtà, se scientificamente è il bianco, l’antico germanico “blanch”, lo “splendente”, il colore che contiene in sé tutto lo spettro elettromagnetico, poeticamente il nero di Cerri finisce per essere il sintetico arcobaleno di tutti i colori che regala insieme forza, luce, mistero alle “Sequenze”, le sue opere più personali. Probabilmente anche le opere di cui Giancarlo va più orgoglioso, rappresentate qui a Francoforte, tanto dalle coraggiose “Grandi sequenze”, gigantesche più che grandi, verticalità che sfiorano i due metri, quanto dalle più raccolte “Minisequenze”: tele che si affidano senza mezze tinte ai colori primari, e che richiedono la sicurezza del gusto estetico, la decisione della scelta cromatica. Giovanni Cerri (Milano, 1969) invece presenta paesaggi urbani in cui emerge il tratto essenziale che delinea e disegna strade, incroci, orizzonti di una città deserta, forse abbandonata o forse solo immaginaria e dipinta in presa diretta da un sogno. Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch: […] Etica e speranza. Si è aperta a nuove luminosità, la pittura più recente di Giovanni Cerri. Come abbiamo scritto in altra occasione, nello scorso decennio Cerri ha ricreato scorci cittadini, squarci metropolitani, animati solo da tralicci, muraglie, relitti di archeologie industriali, bloccati in una luce acida, quando non livida. Ora ha alzato lo sguardo, verso scorci e squarci  molto più ampi di cielo. Ha preso mentalmente appunti, poi, in studio, ha rielaborato muri sbrecciati e ferri rugginosi. Oggi quei falansteri abbandonati, quelle ruote panoramiche su cui salgono aliene presenze notturne, le osserva da lontano. E la città che dipinge, con pennellate di magistrale evanescenza, è una città fantasma, meglio, insieme reale e irreale, la sua città, tutte le città. […]

Catalogo in galleria con testi di Felix Semmelroth,  Salvatore Sanna e Gian Marco Walch.

La mostra proseguirà fino al 3 ottobre con i seguenti orari:

dal lunedì al venerdì: 10.00-13.00  15.00-19.00

sabato su appuntamento.

Dal 24 agosto al 18 ottobre 2013
Inaugurazione: sabato 24 agosto ore 11,00
Frankfurter Westend Galerie
Arndtstrasse 12 – Francoforte sul Meno
60325 Germania
www.div-web.de

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