Alle privatissime pagine dei suoi diari, Sylvia Plath – poetessa americana del filone Confessional, morta suicida nel 1963, all’età di soli trentun anni – confidava il timore di cadere nella trappola di una unione matrimoniale che, attraverso l’adempimento passivo ad un ruolo servile, avrebbe potuto costarle il caro prezzo delle proprie velleità, della propria identità e della propria dignità. Perché anche questo è violenza.
“L’ASPIRANTE” , una performance ideata da Giovanna Lacedra, nasce da una riflessione sul tema della maltrattamento domestico – psicologico e fisico – usato sulle donne, ieri come oggi. È frutto di una reinterpretazione della omonima poesia, scritta dalla Plath tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e brillantemente tradotta da Giovanni Giudici nel 1976. La rilettura, in chiave contemporanea, chiama in causa i soprusi – e i brutali abusi – subiti dalle donne in fragilissimo silenzio. Quando la relazione diventa disfunzionale. Quando la vita coniugale diventa luogo della sopraffazione di genere. 124 donne uccise in Italia nel 2012, e 47 tentati femminicidi. Violenza generata da un atteggiamento prevaricante, prepotente e abusante. E da una visione della donna molto più prossima ad un oggetto da scegliere in base a determinate funzionalità, che ad un individuo dotato di una propria personalità.
“Nessuno mi aveva mai baciata così,
lasciandomi piena di brividi elettrici e di desiderio…”
[Sylvia Plath – DIARI – 1950-55]
Giovanna Lacedra e Roberto Milani in
“L’ASPIRANTE”
Live Performance:
giovedì 12 settembre 2013 ore 18.30
Amy-d Arte Spazio
via Lovanio 6, Brera District – Milano
+3902654872 +393480306211 info@amyd.it www.amyd.it