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Impressionisti a Palazzo Pitti: 12 Capolavori dal Museo d’Orsay

Edgar Degas (Parigi 1834 – 1917) Répètition d’un ballet sur la scène (Prova di balletto sulla scena) 1874 olio su tela Parigi, Musée d’Orsay

Sono i 12 capolavori impressionisti prestati del Museo d’Orsay di Parigi che saranno esposti a Palazzo Pitti a Firenze dal  24 settembre al 5 gennaio 2014: Due Degas, due Monet, due Cézanne, due Renoir, due Pissarro, un Fantin Latour oltre ad un’ opera di Paul Guigou

Edgar Degas (Parigi 1834 – 1917)
Répètition d’un ballet sur la scène (Prova di balletto sulla scena)
1874
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

Il Museo d’Orsay, nel segno della reciprocità, ha prestato i 12 capolavori impressionisti a seguito dell’importante contributo della Galleria d’arte moderna che ha reso possibile la realizzazione a Parigi, presso il Museo de l’Orangerie dal 10 aprile al 22 luglio scorsi, della mostra “I macchiaioli des impressionistes italiens?”

“Si tratta (…) di una mostra selettiva e meditata che, nel prendere le distanze dall’inflazionata usanza di esporre una “manciata” di quadri impressionisti per garantire agli organizzatori un sicuro successo ovunque nel mondo, si propone di rinnovare per i Fiorentini e per il pubblico internazionale di Palazzo Pitti l’incontro con la pittura impressionista entro la cornice dei confronti, delle suggestioni, dei ritmi dei quali solo Palazzo Pitti è depositario” (Cristina Acidini).

Paul Camille Guigou (Villars, Vaucluse 1834 – Parigi 1871)
Lavandière (Lavandaia)
1860
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

19 capolavori dei maggiori protagonisti del movimento toscano, oltre al prezioso Album lo Zibaldone di Telemaco Signorini, sono usciti per tre mesi dalla galleria fiorentina, l’istituzione che possiede la più importante raccolta di opere del movimento macchiaiolo. Così la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti ha voluto dare il proprio sostanziale contributo a questo scambio culturale che mette in luce sincronicità del sentire e analogie di ricerca fra artisti francesi e italiani nella seconda metà dell’Ottocento.
Due Degas, due Monet, due Cézanne, due Renoir, due Pissarro, un Fantin Latour oltre ad un’ opera di Paul Guigou in mostra potrebbero suggerire ulteriori strade di studio e ricerca tese a mettere in luce alcune possibili contaminazioni tra le due culture francese e toscana, che possono aver costituito un punto di riferimento essenziale anche per le esperienze del nostro Novecento.

Auguste Renoir (Limoges 1841 – Cagnes sur Mer 1919)
Etude. Torse de femme au soleil (Studio. Busto di donna, effetto di sole)
1875-1876
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

Le opere provenienti dal Museo d’ Orsay troveranno ad accoglierle in mostra due Pissarro Il taglio della siepe e l’Approssimarsi della bufera, oltre ad un piccolo olio di Alphonse Maureau Sulle rive della Senna, che facevano parte della collezione di Diego Martelli – critico d’arte molto vicino ai pittori macchiaioli nonché uno dei primi sostenitori in Italia dell’impressionismo – e furono da lui legati al museo con atto testamentario del 1894.
Martelli aveva del resto sempre sperato, e lo aveva scritto più volte, di unire queste sue opere ad alcune tele di Fattori, di Gioli e di altri esponenti del movimento macchiaiolo per dimostrare, attraverso un confronto diretto tra le opere, le somiglianze tra i due linguaggi.

Camille Pissarro (Saint Thomas, Antille francesi 1830 – Parigi 1903)
Chemin sous bois en été (Sentiero in mezzo al bosco in estate)
1877
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

La mostra non intende dare una lettura critica né trovare corrispondenze tra i diversi modi di intendere il vero ma, semplicemente, esporre queste opere impressioniste e di altri esponenti di punta dell’ Ottocento francese come una rara occasione per riflettere sul pensiero culturale e filosofico che aveva portato a risultati così moderni già verso il settimo decennio dell’Ottocento.
Risultati formali che in qualche misura possono avvicinare le idee da cui nascono le impressioni francesi a quello positivo che era sottinteso attraverso un procedimento analogico ai risultati della pittura macchiaiola.

Camille Pissarro (Saint Thomas, Antille francesi 1830 – Parigi 1903)
Un coin de jardin à L’Hermitage (Un angolo di giardino all’Hermitage)
1877
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

Abbiamo così pensato di presentare le opere attraverso il linguaggio di forma e di contenuto, suddividendo il percorso espositivo, per facilitarne la comprensione, in due sezioni diverse ma affini: la prima l’En plein air dedicata alle rappresentazioni di esterni: ai paesaggi ed al rapporto con la luce e le sue vibrazioni, iniziando da una Lavandaia di Paul Guigou del 1860, uno studio di nudo femminile di Auguste Renoir del 1875-76, per proseguire con Camille Pissarro, Sentiero in mezzo al bosco in estate, del 1877, mentre il L’ approssimarsi della bufera, del medesimo anno, è della Galleria d’arte moderna così come Il taglio della siepe del 1878. Sempre di Pissarro Un angolo di giardino all’Hermitage del 1877, mentre di Claude Monet la tavola del 1875 raffigurante Les Tuileries e del 1890 La Senna a Port – Villez .

Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926)
Les Tuileries
1875
olio su tavola
Parigi, Musée d’Orsay

La seconda sezione, dedicata agli interni, si apre con la Lettrice del 1861, e procede con un interno di natura collettiva e sociale, la Prova di balletto sulla scena del 1874, uno dei capolavori di Edgard Degas, poi con il Ritratto di donna con un vaso di porcellana del 1872 per giungere alle due nature morte di Cèzanne Il vaso blu del 1889-90 e Natura morta con cassetto aperto del 1877-79 e, a conclusione del percorso, un ritratto del 1911 di Augusto Renoir Gabriella con la rosa.

Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926)
La Seine à Port-Villez (La Senna a Port-Villez)
1890 circa
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

La mostra, realizzata grazie ai prestiti eccezionali del Museo d’Orsay, è stata curata – così come il catalogo edito da Sillabe – da Simonella Condemi e Rosanna Morozzi e promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e Firenze Musei.

Henri Fantin-Latour (Grenoble 1836 – Buré, Orne 1904)
La liseuse (La lettrice)
1861
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

Oltre ai capolavori impressionisti, prestito eccezionale dal Museo d ‘Orsay, il visitatore dal prossimo 30 settembre con lo stesso biglietto d’ingresso alla mostra potrà vedere non solo la collezione stabile della Galleria d’arte moderna, ma anche presso l ‘Andito degli Angiolini l’esposizione Ottocento Novecento. Acquisizioni 2008-2012, dove si presenteranno 30 opere acquistate dallo stesso museo o pervenutegli per donazione in quell’intervallo di tempo.

Edgar Degas (Parigi 1834 – 1917)
La femme à la potiche (Ritratto di donna con vaso di porcellana)
1872
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

Inoltre alla fine di ottobre, nello stesso Andito degli Angiolini, avrà luogo una personale del pittore Possenti, a cura di Antonio Paolucci.
Tutte queste iniziative, insieme alle visite guidate gratuite nel quartiere della Duchessa d’Aosta ogni martedì fino al 17 dicembre, documentano un autunno molto intenso di eventi culturali promosso dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti.

Paul Cézanne (Aix-en Provence 1839 – 1906)
Nature morte au tiroir ouvert (Natura morta con cassetto aperto)
1877-1879
olio su tela
Parigi, Musée d’Orsay

 

Impressionisti a Palazzo Pitti
12 Capolavori dal Museo d’Orsay

Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, Firenze
24 settembre 2013 – 5 gennaio 2014

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