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Il volto del Novecento a Milano

 Il volto del ‘900 da Matisse a Bacon. Capolavori da Centre Pompidou

Palazzo Reale – Milano. Dal 25 settembre 2013 al 9 febbraio 2014

“L’invenzione della psicoanalisi, la negazione dell’individuo operata dai totalitarismi, la distruzione dell’identità nei campi di sterminio nazisti, la diffusione della fotografia messa a servizio della burocrazia per il riconoscimento delle persone ( per es. con le foto di identità), l’invasione dell’ Io da parte di uno pseudo-immaginario collettivo creato dai media: a questo contesto sociale occorre aggiungere il ruolo dell’arte, la spinta all’astrazione, la perdita del soggetto nell’ideale collettivo delle avanguardie: tutto sembra concorrere all’idea dell’arrivo di un mondo senza più volti (…) cresce all’epoca una sorta di frenesia a farsi fare il ritratto, come per far entrare se stessi in una vertigine di ubiquità e di istantaneità dettate dai media contemporanei: l’immagine della propria immagine si è imposta “.

Queste le parole del curatore Jean- Michel Bouhours per presentare al pubblico la mostra Il volto del ‘900 da Matisse a Bacon. Capolavori da Centre Pompidou, che si potrà ammirare nelle sale di Palazzo Reale a Milano fino al 9 febbraio 2014.

La rassegna, promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre e Skira Editore in collaborazione col Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi, ospita oltre ottanta splendidi ritratti e autoritratti ( alcuni dei quali mai esposti prima in Italia) di Maestri dell’arte come Matisse, Modigliani, Delaunay, De Chirico, Picasso, Derain, Mirò. Un lungo percorso per raccontare l’evoluzione della rappresentazione della figura umana in un periodo, il XX Secolo, fondamentale per il cambiamento del concetto di ritratto, messo in discussione da molti artisti in seguito ai grandi cambiamenti della società.

L’allestimento vede sette sezioni: I misteri dell’anima, per parlare della nascita della psicoanalisi, dell’importanza dell’inconscio, dei cambiamenti nella considerazione dell’Io. Tra le opere si posso ammirare qui Odalisca in pantaloni rossi ( 1921) di Henri Matisse e Ritratto di Dédie ( 1918) di Amedeo Modigliani.

Autoritratti parte invece da lontano, dal De Pictura di Leon Battista Alberti, che nel 1435 descrisse le origini della pittura parlando anche di Narciso, innamorato della propria immagine, per raccontare l’artista che usa un riflesso per riprodurre la propria immagine: una ricerca di se stesso, un incontro introspettivo, visibile a Palazzo Reale negli autoritratti del futurista Gino Severini ( 1912-1960), di Francis Bacon ( 1971) o nel personaggio cupo e severo di Robert Delaunay ( 1909).

La terza sezione è intitolata Il volto alla prova del Formalismo: un nuovo uomo, il volto isolato dal resto del corpo, allontanare l’atto di scolpire l’immagine dall’involucro esterno del modello. La somiglianza, nel concetto di ritratto, viene improvvisamente rifiutata dando vita a nuovi canoni di bellezza della plasticità umana. Si possono citare lavori dove la figura umana è scomposta e duplicata, come per il Ritratto di Madame Heim ( 1926-1927) di Delaunay , Donne in un interno ( 1922) di Léger e Il cappello a fiori ( 1940) di Pablo Picasso.

 In Volti in sogno. Surrealismo i volti rappresentati sulle tele sono erotizzati e in certo modo feticizzati, basandosi sul fenomeno del transfer e  dei sogni analizzati da Freud: uno per tutti basti osservare Lo stupro ( 1926) di Magritte.

Caos e disordine è la sezione che idealmente precede i cambiamenti prodotti dalla fotografia. Le figure sono scomposte, rarefatte, sintesi pura dell’uomo, come nel Il guardiano ( 1972)  di Dubuffet, Ritratto di donna ( 1938) di Picasso e Ritratto di Michel Leiris ( 1976) di Bacon.

Dopo la fotografia e La disintegrazione del soggetto sono le parti finali della mostra: il superamento, da parte della pittura del novecento nei confronti dell’immagine fotografica rifiutando il principio di obiettività, e il principio della soggettività nell’arte, mentre, al contrario, i mass media intensificano il principio inerente al ritratto.

A conclusione, la riflessione dell’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno : – Nella nostra società, invasa dalle immagini e spesso travolta dalla loro rapida caducità, è importante, oltre che affascinante, poter riflettere sui nuovi significati che la rappresentazione della figura umana ha acquisito nel corso del Novecento. il grande choc dell’avvento della fotografia, infatti, ha prodotto nel secolo scorso un nuovo modo di rappresentare il volto umano, provocando un potente fluire di originalità creativa nelle opere di ritratto, che sono diventate al tempo stesso più complesse e più libere, perchè svincolate dalle committenze e dalle esigenze di documentazione e celebrazione. Questa mostra ci offre la straordinaria opportunità di comprendere questo percorso-.

Ad accompagnare Il volto del ‘900 da Matisse a Bacon, il catalogo edito Skira.

 

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INFORMAZIONI UTILI:

Il Volto del ‘900 da Matisse a Bacon.
Capolavori dal Centre Pompidou
Palazzo Reale – Milano
Dal 25 settembre 2013 al 9 febbraio 2014
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30 – da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 – giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
Info: www.ilvoltodel900.it – www.comune.milano.it/palazzoreale

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