Alla Collezione Maramotti il prossimo 6 ottobre inaugurano le mostre dell’autunno 2013 che resteranno visitabili fino al 31 Gennaio 2014.
La prima mostra è dedicata a Beatrice Pediconi e si intitola 9′ / Unlimited. C’è mistero e stupore nell’opera di Beatrice Pediconi, e nel suo gesto capacità generatrice e attitudine ad accogliere l’imprevisto: avanzare e ritirarsi, agire e percepire. Un’evidenza di come sia possibile fare un altro tipo di pittura, pittura “mutante” non sulla tela, ma nell’acqua, con esiti solo parzialmente controllabili dall’artista.
Il nuovo lavoro realizzato per la Collezione Maramotti dal titolo 9’/ Unlimited costituisce un ulteriore sviluppo in cui l’artista si misura non soltanto con l’uso della polaroid o con scatti di grande formato realizzati con banco ottico durante un vero e proprio processo performativo di sapore alchemico e il suo potenziale congelamento fotografico, ma realizza un ambiente, un luogo che diviene una sorta di navicella che accoglie il visitatore. Ma anche bozzolo in cui fili di immagini in movimento si srotolano lungo le pareti dalla stanza verso “l’incontenibile” e conducono lo spettatore in altri territori possibili.
La mostra include anche una selezione di polaroid e si accompagna ad un libro d’artista che accoglie il flusso di immagini (polaroid e still del video) dell’artista in dialogo con tre preziosi interventi: un Haiku della poetessa giapponese Momoko Kuroda, un musical score del compositore romano Lucio Gregoretti e una misterica formula chimica di Andrew Lerwill, ingegnere inglese in scienze della conservazione.
Un altro spazio è dedicato a Michael Van Ofen con “GERMANIA UND ITALIA”. La continuazione del contemporaneo. Già col titolo della mostra Germania und Italia – appropriato dal celebre Italia und Germania, 1828 di Friedrich Overbeck – l’artista tedesco Michael van Ofen annuncia che egli ha finalizzato il suo viaggio artistico in Italia per proporre in termini di indagine formale il rapporto che il suo lavoro ha costantemente intrattenuto con la storia. La storia che van Ofen evoca in questi nuovi quadri è quella dei legami e delle analogie che hanno accomunato Germania e Italia; o meglio, del parallelismo che ha accompagnato i due paesi durante la seconda metà dell’Ottocento nel loro processo di formazione nazionale.
Nelle opere che costituiscono Germania und Italia, l’artista si rifà a quadri dell’Ottocento tedeschi e italiani o a riproduzioni d’epoca di tali quadri, per fondare concettualmente la propria iconografia su referenti che convertono in rovine la memoria di eventi che hanno segnato il destino di due società, rovine la cui immagine si deposita e si disintegra sulla tela.
Le mostre, ad ingresso libero, sono visitabili negli orari di apertura della collezione permanente
giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
sabato e domenica 10.30 – 18.30
chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Sede: Collezione Maramotti, via Fratelli Cervi, 66. Reggio Emilia
Maggiori informazioni sul sito di Collezione Maramotti.