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Piero della Francesca in mostra a Palazzo Magnani

Piero Della Franscesca Piero Della Franscesca

Dal 14 marzo al 14 giugno Palazzo Magnani di Reggio Emilia si riempirà delle opere di Piero della Francesca per la mostra “Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza”.

Attorno al Maestro di Sansepolcro aleggia da sempre un velo di mistero e di enigmaticità dovuto sia ai pochi documenti che lo riguardano, sia alla singolarità del suo linguaggio espressivo che coniuga, magicamente in equilibrio perfetto, la plasticità e la monumentalità di Giotto e Masaccio con una straordinaria capacità di astrazione e sospensione. Un’essenzialità e purezza di forme che trovano fondamento nei suoi interessi matematici e geometrici mirabilmente espressi nei trattati che ci ha lasciato: l’Abaco, il Libellus de quinque corporibus regularibus, il De Prospecitva pingendi e il da poco scoperto Archimede. Ed è proprio su questi preziosi testimoni dell’opera scritto-grafica di Piero, in specie sul De prospectiva pingendi, che la mostra di Palazzo Magnani prende corpo.

Piero Della Franscesca
Piero Della Franscesca

Così l’esposizione emiliana, realizzata a cura di Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro e Luigi Grasselli, ritrae il maestro del ‘400 nella sua doppia veste di disegnatore e grande matematico. E per l’occasione, per la prima volta da mezzo millennio, sarà riunito l’intero corpus grafico e teorico di Piero della Francesca.

Saranno quindi in mostra i sette esplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi (conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma, Reggio Emilia) i due codici dell’Abaco (Firenze), il Libellus de quinque corporibus regularibus (Città del Vaticano) e Archimede (Firenze).

Ma la mostra non è ‘solo’ l’occasione, prima e unica, per ammirare tutte insieme le opere grafiche del Maestro di Sansepolcro (evento, di per sé, straordinariamente importante per gli studiosi d’ogni Paese); essa è anche un viaggio straordinario nel Rinascimento, unicità italiana che ha influenzato per secoli l’arte e il sapere dell’Occidente (e non solo) producendo i più grandi capolavori, oggi icone insuperate, della cultura figurativa mondiale e dell’immaginario collettivo.

Come ha detto il ministro Dario Franceschini alla conferenza stampa di presentazione, ”Una mostra dal grande livello di approfondimento”.

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