5 – 13 Ottobre 2013, Firenze, Palazzo Corsini
Quasi a sfida delle tristi statistiche ‘macro-economiche’ delle quali i nostri giornali continuano a parlare, antiquari, collezionisti, studiosi e amatori d’arte in genere, si preparano ad un’importante appuntamento biennale – la doyenne delle fiere antiquarie, la Mostra Mercato Internazionale di Firenze, ormai alla ventottesima edizione.
Con l’occasione, il commercio dell’arte dà prova inequivocabile della grande fiducia e dell’ottimismo che vige in questo settore; attività ‘micro-economia’ che, storicamente, ha sempre sorpreso per intraprendenza, duttilità e inventività proprio nei momenti quando più scarseggiano, appunto, fiducia e ottimismo. Basti pensare che fu proprio nei primi anni ’30 del secolo scorso – periodo economicamente fra i più ‘bui’ – quando il grande Duveen ebbe il coraggio e la percezione di investire cifre record per l’acquisto di tesori quali il Blue Boy di Gainsborough oppure l’intera collezione di Adolphe Kann. E non ebbe a pentirsene poichè non tardarono a bussare alla sua porta collezionisti quali Mellon, Widener e Kress…. con il risultato che ammiriamo oggi in tanti musei Americani, la National Gallery di Washington in primis.
È ricordando questo: che arte significa ‘eccezione’ anche in termini economici, che i settantaquattro operatori (63 italiani e 11 stranieri) allestiranno i loro stands nel magnifico involucro settecentesco di Palazzo Corsini, in una scenografia appositamente disegnata dal Maestro Pier Luigi Pizzi. Sono attesi, nel corso della manifestazione, più di 25.000 visitatori. La Preview, che avrà luogo il 4 Ottobre dalle ore 15 alle 21, sarà riservata, come in passato, ai Soprintendenti, Direttori e Curatori dei Musei internazionali più importanti, agli studiosi e al mondo del collezionismo; avranno per primi il piacere di ammirare le circa 5000 opere selezionate dagli espositori per la loro rarità e qualità e preventivamente accuratamente vagliate dai vari comitati di specialisti per controllarne autenticità e conservazione.
L’apertura della Biennale sarà preceduta la sera del 3 Ottobre da una cena di gala nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio in presenza delle autorità cittadine e del Comitato Sostenitore, presieduto dalla Marchesa Bona Frescobaldi. Oltre a queste festività di apertura, ci sarà il tradizionale e suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio sull’Arno, in chiusura.
A inaugurazione avvenuta vi sarà, da parte di una giuria formata da autorevoli architetti e arredatori d’interni internazionali, l’assegnazione di un premio per lo stand più bello. Due altri premi – per la scultura e il dipinto più bello presenti alla Biennale – sono sponsorizzati rispettivamente da ETRO e dalla Banca di Cambiano. I 20.000 Euro del 2013 messi a disposizione dagli sponsor saranno destinati al restauro di un rilievo in stucco di Benedetto da Maiano “Madonna con Bambino e aureola di cherubini”; un rilievo in terracotta policroma “Madonna con Bambino, San Giovannino e angeli” di Antonio Rossellino del Museo Nazionale del Bargello e un dipinto di Bernardino Licinio della Galleria degli Uffizi.
Nel 2007, 2009, e 2011 il premio “Lorenzo d’Oro” fu assegnato da un’autorevole giuria a Luciano Emmer, Folco Quilici e Piero Angela per avere realizzato cortometraggi dedicati all’arte. Il nome del vincitore del “Lorenzo d’Oro” 2013 sarà comunicato durante i giorni della Biennale.
Per gli amatori di un genere tipicamente Toscano – la porcellana di Doccia – vi sarà una mostra collaterale dedicata a quella celebre manifattura in occasione della quale sarà esposta la Pietà di Gaspero Bruschi tratta da un modello di Massimiliano Soldani Benzi datata 1744 circa. Che a Doccia l’arte della ceramica sia tuttora praticata ad altissimo livello ne darà prova una copia del capolavoro del Bruschi, realizzata dalla Ginori nel 2010 utilizzando le medesime forme antiche, come testimonianza di “eccellenza” del Made in Italy.
La Biennale troverà, quest’anno, un valido contrappunto in una rassegna allestita al Museo Bardini intitolata “Ritorni N. 2” nella quale saranno esposte straordinarie opere acquistate dagli antiquari italiani sul mercato internazionale e riportate in Italia. L’iniziativa sottolinea in modo efficace l’evoluzione di rapporti negli ultimi anni fra le autorità delle Belle Arti e i collezionisti e commercianti Italiani e stranieri. Ormai la cooperazione ed il reciproco rispetto fra le categorie ha dato i suoi frutti: oltre il ritorno in patria di tanto materiale artistico, tutta la procedura di importazione ed esportazione è stata razionalizzata e snellita. Chi espone o acquista alla Biennale godrà di queste agevolazioni.