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Allo smART di Roma le Visioni Apocrife di Giacomo Costa

GIACOMO COSTA Firenze, 1970. Vive a Firenze Ground 1, 2013 C-Print su Dibond, 180 x 240 cm courtesy Guidi&Schoen, Genova

Inaugura martedì 15 ottobre e porta il titolo di Visioni apocrife la personale di Giacomo Costa a cura di Francesca Valente con cui smART, il nuovo centro culturale multifunzionaleospitato in un villino dei primi Novecento di Roma nel quartiere Trieste, affianca all’attività didattica e culturale un percorso espositivo. Fino al 28 novembre smART vedrà una serie inedita di ironici autoritratti dell’artista che si contrappone a nove enigmatici quanto inquietanti paesaggi urbani e naturali, al confine tra fotografia, architettura e science fiction.

Nei suoi autoritratti, dichiara Francesca Valente, curatrice della mostra “Giacomo Costa indossa parrucche, protesi, costumi e materiali scenici alla Cindy Sherman, interpretando una serie di stereotipi e personaggi in una poliedrica gamma di angolazioni e prospettive. Questo inedito aspetto ludico stempera in modo rassicurante anche la più cupa visione del mondo ed evidenzia come Costa esplori la fotografia non solo per documentare e premonire, ma anche per definire la propria molteplice identità.

Con questo progetto smART, associazione volta al sostegno e alla divulgazione dell’arte contemporanea attraverso percorsi di ricerca e sperimentazione con un occhio teso agli artisti emergenti, apre un percorso di ricognizione artistica consapevole e per nulla scontato.

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INFORMAZIONI UTILI

Titolo: Visioni apocrife

Apertura:  15 Ottobre 2013 – 28 Novembre 2013

Sede: smART Polo per l’Arte, Piazza Crati 6/7, Roma

Orari: da martedì a sabato, 10-13 / 15-19

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