L’opera grafica (1958-2013) di Renzo Ferrari ha un percorso lungo più di cinquant’anni, quasi “clandestino”, poiché per la maggior parte è inedita. Sono infatti rarissime le tirature e le stampe di testa in cataloghi di mostre o plaquettes. In questo volume è proposta una scelta di centosessanta incisioni (da un corpus di diverse centinaia) caratterizzate da una “diversa evidenza del segno” a confronto del disegno e quali sorprendenti radiografie della pittura. Le modalità tecniche specifiche di queste opere (lontane dagliusuali tecnicismi degli atelier calcografici), non sempre ritenute ortodosse per la loro immediatezza, sono sottolineate nel testo di Flaminio Gualdoni, nell’intervista di Marta Silenzi e nella nota di Luca Pietro Nicoletti.