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“Good Luck, Caserta”, sul corno che divide

Il sindaco Pio Del Gaudio ha fatto sistemare davanti alla Reggia di Caserta un grande corno rosso, opera dell’artista Lello Esposito. Tutti ne parlano. Europa conmpresa. E’ stato proprio il Comune a commissionare l’opera “Good Luck, Caserta”, alta 15 metri e costata 73 mila euro, e non ha nemmeno chiesto il permesso  alla Soprintendenza:  la soprintendente Paola Raffaella David ha scritto anche al ministro dei Beni culturali e del Turismo Massimo Bray, chiedendo che l’opera sia spostata subito.  Il sindaco invece è molto soddisfatto perchè “Tutti ora parlano di Caserta e delle sue bellezze da scoprire, la provocazione è riuscita. Il corno si vede anche dallo spazio!” Ma le polemiche corrono veloci, anche se alcune voci si sono levate a favore dell’iniziativa come quella del critico Philippe Daverio. Nonostante la trovata pubblicitaria sia riuscita, qualcuno teme che questa vicenda possa spingere l’Unesco a revocare il prezioso bollino di Patrimonio dell’Umanità. Vi segnaliamo un articolo del Corriere del Mezzogiorno per approfondire:  clicca qui

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Aggiornamento ANSA, 13/12: Verrà spostata l’installazione con il grande corno rosso collocata davanti alla Reggia di Caserta. Lo annuncia il sindaco di Caserta Pio del Gaudio che spiega di aver telefonato al ministro Massimo Bray e di aver ”accolto con favore la sua richiesta di spostare l’installazione”. Al ministro, prosegue il sindaco, ”ho ribadito che la nostra provocazione dell’installazione era considerata necessaria per fornire una risonanza al nostro principale monumento cittadino”

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2 Commenti

  • a Ernesto che difende l’autore: nella frase ‘sarebbe opportuno che che proprio la sopraintendenza faccia silenzio..’ si dice facesse e non faccia…..

  • Caserta e la campania tutta dovrebberero esser lieti di esser rapperesentati da un grande artista quale lello esposito. Il connubio arte contemporanea/storia e’ importantissimo.
    Eppoi basta con tutti questi formalismi e sofisticazioni. Inoltre ,sarebbe opportuno che proprio la sopraindendenza faccia silenzio visto l’immobilismo ormai ventennale che ha nei contronti dei nostri monumenti, strade storiche , palazzi e chiese che cadono a pezzi : faccia invece di chiacchierare solo

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