“Su come si svolsero i fatti che si conclusero drammaticamente con la morte, o per essere più esatti, con l’uccisione di Alma, non esistono altre testimonianze all’infuori di quelle dello stesso Kokoschka, parte in causa anzi protagonista assoluto della vicenda.
Queste, diciamo così, testimonianze, che sono due e sono state rilasciate in periodi assai diversi, vanno perciò prese, come si usa dire, con le molle e valutate con molta attenzione.”
Andrea Camilleri
Nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l’artista crea alcune fra le sue opere più importanti, su tutte La sposa del vento.
Ma la giovane donna è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione. Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore.
Al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell’amata. Questa è la sua storia.
Un estratto dal secondo capitolo del libro
La Passione secondo Oskar
Nel 1911 il venticinquenne pittore Oskar Kokoschka, molto apprezzato e anche molto discusso nei circoli artistici tedeschi, ma costantemente stroncato dalla critica (“un selvaggio”), torna da Berlino a Vienna dove vivono i suoi genitori. La madre, che è sempre assai protettiva nei suoi riguardi, l’accoglie a braccia aperte e gli trova quasi subito un piccolo studio non lontano da casa, circondato da un bel giardino.
A Vienna Oskar, che ancora non trova compratori per le sue tele, fa diversi tentativi di guadagnarsi da vivere insegnando in alcuni istituti pubblici litografia, rilegatoria e stampa finché trova un posto stabile in un liceo privato come maestro di disegno. Un giorno il noto pittore Carl Moll, che era rimasto molto colpito da alcune opere di Kokoschka, lo invitò a fargli un ritratto. Così Oskar cominciò a frequentare la sua bella casa.
Moll aveva sposato la vedova di un pittore suo amico, Schindler, madre di due ragazze che egli amava come fossero figlie sue. Una delle due figliastre di Moll era nientedimeno che Alma Mahler, di certo la donna più in vista nella spumeggiante Vienna di quegli anni nei quali l’Europa sembrava ballare spensieratamente sull’orlo di un abisso.
Alma, bellissima, di grandissimo fascino, a diciotto anni già amante del grande pittore Klimt, aveva sposato il notissimo compositore e direttore d’orchestra Gustav Mahler, molto più anziano di lei, divenendo così la regina del mondo intellettuale non solo viennese dell’epoca. Anche Alma, che aveva studiato musica, componeva e cantava lieder di buona fattura che però Mahler non apprezzava. Il Maestro voleva essere l’unico musicista a casa sua. Fu costretto a fare un povero tentativo di rivalutare i lieder della moglie quando intuì che un altro uomo poteva portargliela via, ma Alma, che aveva capito il suo gioco, non abboccò.
Rimasta vedova, Alma, che abitava nella sua casa viennese e non aveva mai smesso di condurre una vita brillante, spesso andava a pranzo dal patrigno Moll. E un giorno espresse l’intenzione di conoscere Kokoschka, avendone tanto sentito parlare. (…)
La creatura del desiderio
Autore: Camilleri Andrea
Descrizione: 12,5 x 17 cm, 144 pagine, 8 b/n, cartonato
Editore: Skira
Lingua: Italiano
Anno: 2014