E’ visitabile da oggi 23 gennaio alla Fondazione Stelline di Milano una raffinata personale ripercorre l’opera dell’artista italo-francese Jean-Marie Barotte.
La mostra, curata da Chiara Gatti, è ricca di un centinaio di opere – fra pezzi storici e lavori recenti, fra carte e tele – e indaga la riflessione di un autore che ha saputo coniugare pittura e letteratura, ragionando sempre sul doppio registro del colore e della parola. Parola spesso intesa come evocazione di una scrittura dell’anima, di un messaggio inconscio, di una calligrafia arcaica, tracciata nella polvere della materia e depositata sulla tela. Materia che, come suggerisce il titolo della mostra, è cenere, è il risultato di una combustione lenta, di un processo di erosione, cancellazione e trasformazione di una sostanza in un’altra.
In composizioni piccole come breviari o più ampie, spaziali come alcune installazioni ideate in funzione della mostra milanese, Barotte sposa anche la sua doppia origine, in bilico fra Italia e Francia, terre e culture ugualmente presenti nella sua formazione, mai disgiunte in trent’anni di ricerca inesausta.
La mostra è promossa dalla Fondazione Stelline in collaborazione con l’Associazione Culturale T.Art e con il patrocinio dell’Institut français Milano.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: Jean-Marie Barotte, Nerocenere
Apertura: 23 Gennaio – 23 Febbraio 2014
Sede: Fondazione Stelline, corso Magenta 61, Milano
Orari: martedì – domenica, 10-20
T. +39 02.45462411
Ingresso libero