Obiettivi raggiunti e superati per gli organizzatori del BRAFA (Bruxelles Art Fair) che speravano di contare 50.000 visitatori e invece i biglietti strappati sono stati oltre 55.000. Così BRAFA si conferma essere un appuntamento imperdibile per collezionisti e amanti dell’arte. Ottime anche le vendite, che hanno superato i numeri abituali, e soddisfatti i galleristi che hanno partecipato: “Una boccata di aria fresca e di ottimismo” così uno di essi ha definito la 59esima edizione della fiera che dal 25 Gennaio al 2 Febbraio ha animato il panorama artistico di Bruxelles.
“E’ stata probabilmente una delle fiere migliori, se non la migliore” – ha commentato Harold t’Hint de Roodenbeke, Presidente del BRAFA – “Non solo abbiamo registrato un nuovo record di visitatori, ma abbiamo riscontrato anche l’entusiasmo degli espositori, i quali hanno fatto un ottimo lavoro. Il dinamico ritmo delle vendite ha preso il via già nelle serate di anteprima e tale è rimasto per tutta la settimana. L’entusiasmo a cui abbiamo assistito prima dell’apertura della fiera si è trasformato in interesse reale e questo successo raforza la nostra politica sui miglioramenti apportati e sulla vocazione internazionale dell’evento. Si dimostra così che anche il mercato dell’arte in Belgio gode di ottima salute”.
E così già all’apertura della fiera Harold t’Kint de Roodenbeke poteva vantare la vendita del suggestivo Magritte “Le Miroir invisible” e della composizione astratta firmata da Hergé, una delle 4 ancora sul mercato fra le 30 opere realizzate nella sua vita dall’autore di Tintin.
Ottimi risultati anche per Didier Claes esperto di arte africana che ha nuovamente registrato il “sold out” delle opere esposte: “Un professionista deve conoscere a fondo non solo le opere ma anche i propri collezionisti. Quando preparo le opere da portare al BRAFA penso a chi incontrerò, immagino le loro abitudini e le preferenze e generalmente non sbaglio“.
Ha incontrato il gusto del pubblico la collezione di dipinti di fine ‘800 a tema “paesaggi glaciali” presentata dal parigino Philippe Heim con il gallerista danese James Bauerle in abbinamento a una serie di sculture contemporanee in bronzo.
Grande soddisfazione da parte dei galleristi italiani a partire da Helena Markus, una ‘veterana’ del BRAFA che a Bruxelles ha ormai un attento pubblico di collezionisti di paraventi giapponesi antichi. Soddisfatta anche Roberta Tagliavini che -alla sua prima partecipazione- ha raccolto importanti manifestazioni d’interesse per l’Icaro di Paul Chambellan, una straordinaria scultura in alluminio di oltre 6 mt, realizzata nel 1925 per il primo terminal dell’aeroporto di New York. A Bruxelles lascerà il bassorilievo di Adolfo Wildt “Maria dà luce ai pargoli cristiani” del 1918.
Nessuna indiscrezione nemmeno sul nuovo proprietario del set da the in oro massiccio esposto da Galerie Lamy. Realizzato dalla Maison Keller di Parigi a inizio ‘900 per il principe Sayaji Rao III Gaekwar, Maharaja di Baroda (Gujarat, India) è un oggetto straordinario a partire dal valore del prezioso metallo che da solo supera i 140.000 €.
A Bruxelles, intanto, si inizia già a pensare all’edizione-anniversario del 2015: l’appuntamento con la 60ª edizione di BRAFA Art Fair è confermato, sempre all’interno del Tour & Taxis, dal 24 Gennaio al 1° Febbraio 2015.