La collezione del Detroit Institute of Arts, una delle più grandi e importanti di tutti gli Stati Uniti, ha rischiato di rimetterci per via dei debiti per 18 miliardi di dollari della città, che lo scorso luglio è stata costretta a dichiarare bancarotta. Kevyn Orr, il commissario straordinario chiamato a marzo per risanare le finanze cittadine, aveva deciso di contattare la casa d’aste Christie’s per vendere il patrimonio del museo stimato circa 2,5 miliardi di dollari.
A gennaio 2014, per evitare che la collezione finisse all’asta, dieci fondazioni filantropiche americane hanno donato 370 milioni di dollari. Questi soldi serviranno a finanziare i fondi pensionistici cittadini ed eviteranno che la collezione del museo sia messa in vendita. Inoltre sono stati chiesti altri fondi al governo. In questo modo Detroit può andare incontro alle richieste dei pensionati e dipendenti ancora in servizio senza rischiare di dover mettere in vendita le opere del Detroit Institute of Arts. Molti fra i 100.000 creditori, però, minacciano di opporsi al piano: l’accordo non basterà infatti a risolvere il problema dei fondi pensionistici, che necessitano di circa 3,5 miliardi di dollari. Clicca qui per vedere la Galleria Immagini e altri dettagli