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Milano – Ritrovato su un auto il Fontana rubato al Museo Pecci

17 febbraio

Una semplice telefonata alla polizia locale che segnala una Nissan in divieto di sosta. Esce una pattuglia davanti ai cancelli della Porsche, perferia milanese, in via Stephenson. E sui sedili posteriori, sotto un telo, compare l’opera di Lucio Fontana rubata qualche giorno fa dal Museo Pecci. I ladri probabilmente si erano resi conto della enorme difficoltà di commercializzare una quadro simile. Il valore di questo Fontana viola del 1962, rubato cinque giorni prima, è attorno ai 700 mila euro. Ma l’Archivio Fontana che redige un certificato per ogni opera del maestro è un fortissimo deterrente contro l’illegalità. Tutte le opere sono infatti oltre che certificate localizzate. E chiunque tenti di venderne una senza passare da una verifica dell’Archivio trova le strade sbarrate. Mercanti e collezionisti conoscono alla perfezione questo meccanismo. Perciò chi ha tra le mani un Fontana rubato trova tutte le strade chiuese. Solamente un pazzo rischia di comprarlo. In poche parole nelle mani dei ladri quell’opera non vale nemmeno un euro. Resisi conto di questa situazione i ladri hanno deciso di farlo ritrovare. Nel tentativo di far almeno interrompere le indagini serrate e riuscire a dileguarsi. Ma ormai i meccanismi degli inquirenti sono partiti. I carabinieri del Nucelo tutela patrimonio culturale di Monza, guidati dal comandante Francesco Provenza, insieme ai poliziotti del comando Ticinese, continuano le indagini per acciuffare i colpevoli. Che certamente con quest’azione di riconsegna stanno cercando una via di fuga.

12 febbraio

Un quadro del maestro dello spazialismo,  Lucio Fontana, è stato rubato nella notte a Milano al Museo Pecci, in Ripa di Porta Ticinese. I ladri, entrati dal cortile , hanno forzato fil cancello elettrico. Il dipinto era esposto per la mostra che chiuderà il 15 febbraio che accosta l’opera di Fontana con una di Anish Kapoor, ‘Here and There’ del 1987 (della collezione del Museo). L’opera appartiene a un privato ed era recentemente passata in asta da Farsetti. Sembra che l’opera sia assicurata per 700 mila euro.

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