Ci ha lasciato oggi 23 Febbraio 2014 all’età di 89 anni Carla Accardi, grande firma della pittura astratta italiana.
Morta per un malore improvviso a Roma, città in cui viveva dal 1949, Carla Accardi è stata una delle artiste più originali del secondo dopoguerra italiano. Formatasi all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, si trasferì presto a Roma, dove diventò un habituée dell’Osteria Fratelli Menghi, noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni ’40 e ’70.
Fin dai primi anni ’60 la sua ricerca artistica andò nella direzione dell’automatismo segnico. Nel ’65 abbandonò le tempere a favore delle vernici colorate e fluorescenti che applicava su supporti plastici trasparenti, uscendo dalla dimensione del quadro e coinvolgendo lo spazio con un atteggiamento che sarà importante per gli artisti dell’Arte povera.
Negli anni Settanta fece ritorno agli schemi geometrici reiterati su grandi tele chiamate Lenzuoli che presentò poi alla Galleria Editalia di Roma nel 1974. Proseguì le esperienze degli anni Settanta in una serie di installazioni fino al recupero di una dimensione più tradizionale negli anni Ottanta.
Tra le pioniere del femminismo in Italia, fece parte con Carla Lonzi del gruppo “Rivolta Femminile”. Nel 1996 fu nominata membro dell’Accademia di Brera e nel 1997, fece parte della Commissione per la Biennale di Venezia nel ruolo di consigliere.