Alla Triennale di Milano si è aperto un mese di cultura e promozione dedicato alle gallerie meneghine. Promossa dalla Camera di Commercio e dall’associazione ANGAMC, la mostra raccoglie oltre sessanta opere di trentasei diversi artisti, nazionali ed internazionali, provenienti da quaranta gallerie di Milano. La città è la prima a livello regionale e italiano per imprese attive nel settore e la Lombardia ne detiene ben il 20,9% del Paese.
Massimo Ferlini della giunta della Camera di Commercio dichiara: “Arte e cultura rappresentano non solo un elemento di eccellenza che contraddistingue Milano a livello internazionale ma costituiscono anche un settore importante nell’economia del nostro territorio. Iniziative che promuovono l’arte e la creatività sono quindi un vantaggio per il pubblico e una carta vincente in vista di Expo”.
All’interno di un percorso cronologico e tematico si ripercorre un panorama nelle sue forme più sperimentali, incentrato sugli aspetti della scultura e della pittura, dalla ricerca degli anni Cinquanta fino alle tendenze più recenti. La mostra si svolge nella galleria Gae Aulenti della Triennale. Apre con nomi come Medardo Rosso, Tancredi, Burri, Melotti, Isgrò e Dadamaino. Si incrociano un’antologia di tecniche e supporti, dagli schizzi di Aldo Rossi al lucente bassorilievo di Alviani. Con Scarpitta, Nagasawa e il Ciclo “I Chin” di Agnetti si gusta un sapore orientale, pulito ed elegante. Ancora incontriamo una forte spiritualità nella sala che accoglie i lavori di Diesler, le croci di Rainer e le installazioni di legno intagliato e cotone di Shinwald. Il corridoio è dedicato alla grettezza delle sculture di catrame di Eltjon Valle e da quelle multicolore di Marcaccio. Poi ancora le sculture di Oppenheim, Aung Ko, Velasco Vitali, le tele della Bedini, di Shnobel e il trittico in tela, cartone e in rilievo di KCHO. In conclusione, un respiro di sollievo per i più conservatori: Lazzaro, Fiume, Dalla Zorza con tele figurative incorniciate.
Il curatore Francesco Poli ci racconta il suo ruolo: “(…) il compito che mi è stato affidato è stato quello di creare una mostra, un percorso, scegliendo per ogni galleria una o due opere di un solo artista, negli spazi che La Triennale mi ha affidato. Il titolo non è particolarmente originale e non significa che io stia dalla parte della scultura e della pittura soltanto, ritengo molto importanti le fotografie, le installazioni, le videoinstallazioni, ma ho voluto fare una scelta nell’ordine in cui vivono queste sale, le luci, le architetture (…) la mia idea è partita prima dallo spazio. (…) Non cercavo tanto un’idea curatoriale estrema, ho sviluppato un percorso che si svolge in sezioni: la prima chiamiamola degli artisti contemporanei: ho soprattutto scelto dei lavori artisti veri protagonisti della scena artistica milanese e artisti dell’area di ricerca degli anni ’60 e ’70. La seconda parte è invece dedicata alla scena internazionale: una serie di artisti che documentano una situazione postmoderna, un’articolazione del lavoro e una strutturazione come l’assemblaggio(…) gli uni opposti agli altri, che ho cercato di far dialogare per creare un cortocircuito nello spettatore e creare una situazione diversa da quelle che si vedono di solito.”
INFORMAZIONI UTILI
MILANO GALLERIE. Dalle parti della scultura e della pittura
Triennale di Milano (viale Alemagna 6)
25 febbraio – 23 marzo 2014
Orari: da martedì a domenica, 10.30 – 20.30; giovedì, 10.30 – 23.00. Chiuso lunedì.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02.724341