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Al Museo di Capodimonte la storia di un Monuments Man italiano

Domani, 20 Marzo, presso il Museo di Capodimonte a Napoli, alle ore 16, Brigitte Daprà descriverà la complessa e avvincente storia dei recuperi di numerosi capolavori napoletani e le vicende che hanno visto protagonista lo studioso e “agente segreto dell’arte” Rodolfo Siviero che, durante la Seconda Guerra Mondiale, come gli eroi celebrati nel film “Monuments Men”, contribuì a salvare numerose opere dall’espropriazione messa in atto dai nazisti in previsione della costruzione del faraonico Museo del Fuhrer.

Nel corso della seconda guerra mondiale alcuni dipinti depositati nella Abbazia di Montecassino e provenienti dal Museo Nazionale di Napoli furono portati o, come dichiaravano, ‘messi in sicurezza’ dalle truppe tedesche della divisione Goering, prima a Spoleto e poi a Berlino.

Alla fine del conflitto le opere furono recuperate nella miniera di sale a Altaussee, presso Salisburgo e portate a Monaco, da lì vennero restituite al governo italiano il 7 agosto 1947, grazie all’interevento di Rodolfo Siviero, capo dell’Ufficio Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte.

Le 15 opere: Colantonio San Girolamo – Filippino Lippi Annunciazione – Raffaello Madonna del Divino Amore- Sebastiano del Piombo La Madonna del Velo – Bernardino Luini Madonna con Bambino – Tiziano Danae- Tiziano Ritratto di giovane donna – Palma il Vecchio Sacra Conversazione – Parmigianino Antea – Joos van Cléve Adorazione dei Magi – Pieter Brueghel Parabola dei ciechi – Battistello Caracciolo Fuga in Egitto – Claude Lorrain Paesaggio con il tempio della Ninfa Egeria – Scuola napoletana sec. XVII Marina con mercanti orientali – Gian Paolo Pannini Carlo di Borbone alla Basilica di San Pietro

Al termine dell’incontro, seguirà una visita ai 15 capolavori, a cura di Aleessandra Rullo

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