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Solide vendite a Tefaf 2014, che ha chiuso i battenti ieri

L’atmosfera di primavera attorno a TEFAF 2014 si è fatta sentire anche all’interno della Fiera, dove importanti vendite, un record di presenze e la fiducia dei compratori hanno determinato un clima positivo e  un ritrovato ottimismo del mercato. Sono state numerose le vendite ai Musei e molti galleristi hanno parlato di vendite a nuovi clienti. TEFAF Maastricht è la più importante fiera dell’Antiquariato ed è considerata come indicatore delle tendenze del mercato dell’arte.

Uno degli highlights della Fiera, un raro piatto con bordo a foglia della Dinastia Yuan (1279-1368) esposto da Littleton & Hennessy Asian Art di Londra e New York (stand 269),  prezzo richiesto 15 milioni di euro, è stato venduto ad un collezionista cinese. Per l’altra maggiore opera di questa edizione di TEFAF, le Moulin de la Galette di Vincent van Gogh (1835-1890), portato a TEFAF dalla Dickinson di Londra (stand 402), le trattative di vendita sono in fase molto avanzata.

Si sono registrate forti vendite nella sezione PAINTINGS (dipinti) della Fiera. Sebbene un tempo  fosse soprattutto conosciuta per la forte presenza di dipinti del Nord Europa, questa sezione nell’ultimo decennio si è allargata e la pittura francese, italiana e spagnola di qualità sono ora rappresentate in egual misura. Sabato scorso il direttore del Museo Bojmans van Beuningen di Rotterdam, Sjarel Ex, ha annunciato ad un gruppo di rappresentati della stampa internazionale che il Museo ha acquistato  un dipinto di Vilhem Hammershøi intitolato The Balcony Room at Spurveskjul dalla galleria Daxer & Marschall di Monaco (stand 337) il primo giorno di TEFAF.

La Galleria Canesso di Parigi (stand 346) ha annunciato con soddisfazione di aver venduto un dipinto di Giovanni Lanfranco (1582-1647) intitolato Rinaldo’s Farewell to Armida ad un Museo Europeo. Il dipinto è firmato e datato sullo scafo della nave ioa.s Lanfranca Parm/1614.

La galleria specializzata in pittura olandese e fiamminga Habolt di Parigi (stand 343) ha venduto un certo numero di dipinti, inclusa una natura morta che rappresenta un vaso, un braciere, una pipa in terracotta con piatti di aringhe, pane e un mazzo di carte  di Pieter Claesz (circa 1597- 1660) con un prezzo di richiesta di 2,7 milioni ad un collezionista americano.

La cena di Emmaus del pittore barocco italiano Bernardo Strozzi (1581-1644) è stato venduto ad un compratore privato dalla Galleria Otto Naumann di New York (stand 351). Il dipinto aveva un prezzo di richiesta di 3.5 milioni di dollari.

Anche la sezione MODERN della fiera  ha avuto successo. La Galleria Odermatt-Vedovi  ha venduto un mobile di Calder (1898- 1976) intitolato Black 2-2-6, del 1965, che aveva un prezzo di richiesta di 2,6 milioni di euro ad un collezionista privato europeo. Un olio su tela di Gerhard Richter (artista nato nel 1936) intitolato Abstraktes Bild, del 1986, con un prezzo di richiesta in eccesso  di 3 milioni di dollari è stato venduto da Van der Weghe Fine Art di New York (stand 522) ad un nuovo cliente. Le opere dell’artista coreano Yi Hwan-Kwon (nato nel 1974) hanno riscontrato gran favore con tre vendite in rapida successione a differenti collezionisti presso lo stand Gana Art di Seoul (stand 526), mentre Waterhouse & Dodd di Londra (stand 355) sono felici di annunciare la vendita di uno dei loro pezzi da catalogo, un olio su tela del 1979 intitolato Le Soir sur la Seine di Marc Chagall (1887- 1985), che aveva un prezzo richiesto in eccesso di 1 milione di euro.

Una selezione delle opere delle gruppo di artisti  “Zero” che costituiva il focus principale della galleria Mayor Gallery di Londra (stand 453) a TEFAF è stata venduta con grande soddisfazione da parte della Galleria per complessivi 15 lavori. Altre gallerie in fiera esponevano Zero Group tra questi Borzo Modern and Contemporay Art di Amsterdam (stand 450); Beck & Eggeling di Dusserdorf (stand 505)  e Robilant + Voena di Londra e Milano (stand 384).

Uno degli highlights della fiera, la magnifica zuppiera con alzata in argento che riportava il marchio del produttore Jacques – Nicolas Roettiers, Parigi 1770,  è stata venduta da Koopman Rare Art di Londra (stand 152) ad un acquirente privato. L’oggetto è stato donato da Caterina II Imperatrice di Russia (1729-1796) al Conte Orloff nel 1722; fu poi riacquistato da Caterina Seconda nel 1784 ed è rimasto nella collezione imperiale fino al 1917. Carolle Thibaut- Pomerantz di New York (stand 273) ha venduto una scena panoramica (1400 cmx210 cm) che rappresenta le rive del Bosforo, datata circa 1812, realizzato dal noto manifatturiere francese di tappezzeria  Joseph Dufour. Somlo Antiques di Londra (stand 157) ha annunciato la vendita di un orologio da taschino presidenziale  realizzato dalla manifattura di orologi americana Waltham. Era stato donato dal Presidente Thomas Woodrow Wilson a Henry William Webster, capitano di un rimorchiatore per la sua assistenza all’imbarcazione americana “Piave”.

Già espositore nella sezione Showcase e specialista in Arte tribale, Didier Claes di Bruxelles (stand 135) ha annunciato con piacere la vendita  di una statua feticcio di capo tribù dei Songye che aveva un prezzo di vendita tra i 500,000 e 1 milione di euro e uno sgabello Luba, quest’ultimo venduto al Museo Dapper di Parigi per 600,000 euro. Bernard de Grunne di Bruxelles (stand 122)  ha venduto una collezione di 15 trofei rituali Senufo ad un collezionista privato americano.

Tra le prime vendite della Fiera vi è stata da Rossi & Rossi quella di un Vajrasattva shakti in bronzo dorato, della scuola mongola di Zanabazar, tardo XVII inizio del XVIII secolo, che aveva un prezzo di richiesta di 1,5 milioni di dollari.

Nella sezione DESIGN la galleria Bel Etage, Wolfgang Bauer di Vienna (stand 606), ha venduto un certo numero di oggetti tra cui a un servizio in argento da tè della viennese Werstätte di Josef Hoffman, del 1923, che aveva un prezzo di richiesta di 165,000 euro ad un collezionista giapponese ed un orologio da mensola realizzato in bronzo, argento e vetro da Adolf Loos con un prezzo di richiesta di 170,000 euro ad un collezionista tedesco.

Anche l’antichità egizia sembra essere andata bene quanto a vendite. Charles Ede di Londra (stand 426) ha segnalato di aver venduto un rilievo in pietra calcarea di Nefertari, moglie di Rameses II, nelle vesti divinizzate di Ahmose- Nefertari che indossa un copricapo dalla forma di avvoltoio sormontato  da piume, con un prezzo di richiesta di 195,000 euro ad una istituzione americana. Axel Vervoordt, Wijnegem (stand 424) ha venduto una testa del periodo del Nuovo Regno, Tebe della 18ma dinastia circa 1428-1397 a.C,  anch’essa ad un Museo americano. Una testa che ritrae Caracalla, proveniente dalla Tunisia, dell’inizio del terzo secolo è stata venduta dalla Merrin Gallery di New York (stand 432) ad un collezionista privato per un prezzo di richiesta di oltre 600,000 euro.

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