Genova, 15-17 aprile 2014
Buon successo di vendita per le aste di primavera appena conclusesi. Durante questa settimana la casa d’aste Cambi ha tenuto nelle giornate del 15, 16 e 17 aprile quattro sessioni tra Dipinti Antichi, Sculture ed Oggetti d’Arte, Cornici Antiche e la dispersione della Biblioteca personale di Giorgio Cavaciuti che hanno totalizzato un venduto complessivo di circa euro 1.600.000 comprensivo di diritti.
Martedì 16 aprile alle ore 10,00 si è tenuta l’Asta di Sculture e oggetti d’Arte che ha totalizzato un venduto di circa 240mila euro con la dispersione del 30% dei lotti in catalogo (190) di cui più della metà venduti all’estero, confermando così il risultato dell’anno scorso. Molti i lotti che hanno più che raddoppiato le stime di partenza come il lotto 176 – una placca in avorio scolpita raffigurante una Crocifissione che è salita da 1000-1500 sino a 8.000 euro (c.i.) o il Cristo Risorto in bronzo fuso, Italia del XVI secolo (lotto 47) che ha visto raddoppiare il proprio valore raggiungendo i 12.400 euro (c.i.) partendo da 5.000–6.000 euro.
Fra tutti non possiamo non menzionare il top lot, (lotto 68) una scultura in bronzo fuso e cesellato raffigurante un simpatico elefante del XVI secolo che da una stima di euro 3500-4000 è schizzata, tra battute al telefono e siti collegati, sino a raggiungere i 17mila euro o infine il lotto 191, una vasca ovale in marmo bianco del XIX-XX secolo, la cui battuta ha raggiunto i 15.000 euro (c.i) da una partenza di 4mila.
Il pomeriggio è stato dedicato alla dispersione del catalogo di Dipinti Antichi che ha presentato opere pregiate di autori sia italiani che europei e che ha dato un ottimo risultato di vendita confermando la positiva tendenza di mercato dell’anno scorso nei confronti di questo settore. 156 opere in asta che hanno totalizzato un venduto di circa 1.100.000 di euro (c.i.) con una percentuale di venduto per lotto del 30% mentre quella per valore è salita fino all’80% con il top lot rappresentato da una tempera su tavola di Paolo Schiavo o Battista di Gerio (lotto n. 44) raffurante “l’Albero di Jesse” che ha raggiunto un’aggiudicazione di quasi 450.000 euro (c.i.). L’opera è stata molto contesa e si è visto crescere l’interesse nei suoi confronti durante i giorni precedenti la battuta culminando poi in un lungo alternarsi di rialzi inizialmente fra telefoni, sala e siti e solo fra due linee telefoniche alla fine, sino alla battuta vincente di 360.000 euro salutata da un applauso finale.
Subito dopo è stato il turno di un raro olio su lapislazulo, (lotto 45) un’opera di J. Callot del XVI secolo che ha raddoppiato la stima iniziale di euro 15.000 raggiungendo i 26.000 euro, ma l’atmosfera si è riscaldata nuovamente al passaggio della coppia di olii su tela raffiguranti l’”Adorazione dei Pastori” e Il “Riposto nella fuga di Egitto” (lotti 62 e 63) attribuiti al famoso Maestro dell’Annuncio ai pastori recentemente ricondotto allo spagnolo Juan Dò andati venduti complessivamente a 285.000 euro e per finire immediatamente dopo ha raggiunto un buon risultato di vendita un’opera di Sebastiano Galeotti raffigurante “Mosè che fa scaturire l’acqua dalla roccia” che da una partenza di euro 15.000 è stato contesto fino alla cifra finale di euro 54.600.
Il giorno successivo nel pomeriggio è stata battuta l’asta di Cornici Antiche che ha totalizzato una vendita di 160.000 euro (53% dei lotti venduti) con una percentuale di venduto per valore del 40%. Molte le partecipazioni da parte di collezionisti stranieri provenienti dalla Francia, Germania, Gran Bretagna ma anche Stati Uniti e Svizzera. Il top lot, una particolare cornice in legno dorato e scolpito a forma di tempio con fascia decorata con motivi vegetali e putti, Toscana del XVII secolo (lotto 123) venduta ad euro 5.400 raddoppiando così la stima iniziale di euro 2000-2500.
La dispersione della Biblioteca personale di Giorgio Cavaciuti, storico restauratore e perito Milanese, ha chiuso la settimana di aste in maniera entusiasmante ottenendo l’80% di lotti venduti e triplicando il valore degli stessi. E’ partita in sordina ma nei giorni subito precedenti l’esitazione sono aumentate le richieste di linee telefoniche su parte intere di catalogo.
I lotti che componevano il catalogo, 120 in tutto, comprendevano quasi tutti una media di una decina di volumi ciascuno divisi per settore quali Arte contemporanea, moderna e pittura dal XIII al XIX secolo con monografie di autori importanti, alcune considerate rare, fra cui la raccolta della rivista d’Arte Paragone fondata nel 1950 da Roberto Longhi che ha raggiunto 4.700 euro da una stima iniziale di euro 300-400. Come inizialmente indicato è andato venduta quasi la totalità del catalogo e il 70% dei lotti ha centuplicato il valore iniziale. Il top lot è stato un’insieme di monografie di Velasquez, Veronese altri autori che ha raggiunto quasi i 6.000 euro da una base di 300-350.
CAMBI CASA D’ASTE
Genova, Castello Mackenzie (Mura di San Bartolomeo, 16)
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