Un giallo a teatro sarebbe meno avvincente che al cinema o sui libri forse? Chi avesse dei dubbi a riguardo, potrebbe andare a vedere “Trappola mortale” al Teatro Manzoni fino al 25 maggio per la regia di Ennio Colotorti. Non ci si immerge certo nel terrore, ma sicuramente nel mistero e nella difficoltà di trovare una via d’uscita a questa storia architettonicamente perfetta, scritta dall’americano Ira Levin (1929-2007). Corrado Tedeschi è Sydney Bruhl, un commediografo protagonista, ora, del tramonto del suo successo: pochi lavori, ormai, e la prima del suo ultimo spettacolo è stata un vero fiasco. Gli capita tra le mani il testo del giovane Cifford Anderson, Giovanni Argante, il giallo che avrebbe voluto proprio scrivere lui.
Tra mogli consigliere e scomode veggenti, è solo in un piccolo salotto che si consuma una storia vivace, ricca di particolari e di improvvise sorprese. La trama si dimostra sorprendentemente meno banale di quanto vuole apparire in partenza, e bravi attori portano a tenere il fiato sospeso anche se senza alcun effetto speciale o trucco estremo. “Trappola mortale” al Manzoni è uno spettacolo di teatro nel senso più leggero, intrattenitivo e per questo più complesso da realizzare in modo davvero divertente e credibile per gli attori. Considerevole è anche l’eredità storica che questa drammaturgia porta con sé: la prima avvenne il 26 febbraio 1978 al Music Box Thatre di Brodway, e da lì proseguì per altre 1793 repliche, cinque anni consecutivi. Nel 1982 divenne un film per la regia di Sydney Lumet (con protagonisti Michael Caine e Christopher Reeve). È di 25 anni fa la versione italiana, tradotta da Luigi Lunari per la regia già di Ennio Colotorti e che, con protagonista Paolo Ferrari, vinse il Biglietto d’oro.
SCHEDA TECNICA
“Trappola mortale”
Teatro Manzoni, Milano
8-25 maggio
via Manzoni 42
Orari: feriali ore 20.45, domenica ore 15.30
Biglietti: 32, 20 o 22 euro
Tel. 02-7636901, 800914350. www.teatromanzoni.it