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Dalla Scuola di New York a Picasso: Leslie Wexner racconta la sua passione per l’arte

Figlio di ebrei russi emigrati in America durante la seconda guerra mondiale, CEO della catena di negozi d’abbigliamento Limited Brands che egli stesso aprì nel 1963, fondatore del Wexner Center for the Arts presso l’Università dell’Ohio, e noto collezionista d’arte. Parliamo di Leslie Wexner.

Wexner

Intervistato da Kelly Crow, il magnate e filantropo Wexner ha raccontato ai lettori del Wall Street Journal la nascita della sua passione per l’arte: “Erano i primi anni ’70 e Alfred Taubman, il proprietario del terreno di alcuni dei miei negozi, mi invitò a casa sua. Era la prima volta che vedevo una collezione d’arte nella casa di un privato. Non avevo mai pensato che si potesse abitare insieme a capolavori del genere”. Fu in quell’occasione che Taubman gli suggerì di dare il via ad una sua collezione, iniziando a visitare gallerie e musei per capire quali fossero i suoi interessi e i suoi gusti. Poco attratto dagli Old Masters, Wexner decise di concentrarsi sugli artisti della Scuola di New York degli anni ’40/’60 di cui lo colpivano i colori e la tecnica di espressione. “Così in una decina d’anni misi insieme una serie di Rothko, Klein e altri artisti di quel genere. Comprai una grossa scultura di Henri Moore e opere del cubista George Braque. Mi appassionai a Magritte e a Mirò, ma sentivo che tutto questo non bastava e che la mia direzione doveva essere un’altra. Poi un giorno, all’inizio degli anni ’80, vidi ad una fiera d’arte a Chicago un disegno di Picasso. Era un ritratto del 1920 di una donna seduta. Era qualcosa di straordinariamente diverso dalla Scuola di New York che fino ad allora avevo venerato. Una trasformazione che mi ha iniziato a nuovi interessi artistici”.

Pablo Picasso, Nu au fauteuil noir. 1932 Aggiudicato da Christie's nel 1999 per $45,1 milioni
Pablo Picasso, Nu au fauteuil noir. 1932
Aggiudicato da Christie’s nel 1999 per $45,1 milioni

La scoperta passione per Picasso portò Wexner ad acquistare nel novembre 1999 da Christie’s “Nu au fauteuil noir”, un ritratto realizzato da Picasso nel 1932 raffigurante Marie-Therese Walter assopita su una poltrona, con la testa gettata all’indietro. Battuta a $45,1 milioni, l’opera si classificò allora come il terzo top price dell’artista, superato il giorno seguente da “Femme assise dans un jardin”, aggiudicata da Sotheby’s per $49,5m, ad un paio di milioni da quello che era il record dell’artista.
Wexner donò il nudo sulla poltrona nera al Wexner Center for the Arts dell’Università dell’Ohio, dove ancora l’opera è conservata. Ad oggi la sua collezione, sebbene sia principalmente incentrata sull’arte del maestro spagnolo, comprende anche qualche Giacometti e qualche Dubuffet: “In una forma diversa – dice il magnate – essi sono discepoli di Picasso”.

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